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E’ oggi il giorno del grande dolore che dà l’addio a Steven Babbi, il 24enne operaio della Siropack affetto da sarcoma di Ewing, una rara forma di tumore molto aggressiva che colpisce in particolare bambini e adolescenti.

La chiesa di Bagnarola di Cesenatico è gremita di gente per dare l’ultimo saluto a Steven. Come ha spiegato su facebook la famiglia, ogni singola donazione sarà devoluta agli istituti specializzati nella ricerca sui tumori.

Alla funzione religiosa ha partecipato anche il sindaco di Cesenatico, Matteo Gozzoli.

funerali steven babbi

La Santa Messa è stata officiata dal Vescovo, Douglas Regattieri e dal parroco. Accanto al feretro un volante e una spada da samurai mentre davanti un quadro con una raccolta delle foto degli amici di Steven.

Le foto della celebrazione della messa.

“Steven è stato un dono per noi e per la collettività. Era talmente pieno d’amore che se n’è andato il giorno di San Valentino – è il messaggio di un rappresentante della Siropack – E’ stato un esempio per tutti noi”.

E anche il fratello di Steven è intervenuto durante la messa: “Steven non ha mai mostrato il suo dolore agli altri, ma ha sempre pensato di aiutare tutti. Vi chiedo di prendere esempio da lui. E’ arrivato dove nessuno sarebbe mai arrivato. La vita è sempre stata un sussistere, una lotta contro i dolori ma non si è mai fermato. Non è mai caduto. Nella sua mente non esisteva arrendersi. Si gustava ogni secondo della vita e le forze che emanava erano sorprendenti. Ciò che sono lo devo a lui. Quando Steven ha fatto l’ultimo respiro ero con lui, eravamo io e lui e lo voglio ricordare col pollice in su”.

steven babbi

Nella foto sopra i titolari della Siropack, l’azienda per cui lavorava Steven e che non ha fatto mancare sostegno e vicinanza

Poi è arrivato il momento più toccante, quando la ragazza di Steven ha voluto leggere alcune lettere che lui le ha scritto: “Non essere triste, continua a ridere di quello che ci faceva ridere. Chiamami col mio nome, ma senza tristezza. La nostra vita è stessa di prima, la morte è solo un incidente temporaneo. Sono solo dall’altra parte”.

Infine il padre è salito sul pulpito per ricordare il figlio: “Voglio ringraziare tutti perché ogni minuto trascorso con Steven è stato il mio respiro. Oggi è un giorno di gioia e non di dolore. E’ stato un onore essere accanto a lui, non ha mai detto sto male. Sono stato orgoglioso di servirlo perché Steven ha avuto l’orgoglio di sorridere alla vita”.

 
Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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