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Cosa cambia per Cesenatico in questa emergenza? La grande premessa è duplice. Le misure del Governo sono fatte per limitare gli spostamenti per evitare la diffusione del Coronavirus. L’altra premessa è che stiamo cercando come redazione di far chiarezza in quello che si può fare e che è meglio evitare nella nostra quotidianità. Come comprensibile la situazione è in continuo divenire.

Il decreto “iorestoacasa”, che come detto dal premier Conte sarà efficace da domani 10 marzo, dispone che nel proprio Comune di residenza si possa circolare, ma per spostarsi è necessaria un’autocertificazione che spieghi i motivi dello spostamento. I motivi consentiti sono per lavoro, per salute, per motivi di stretta necessità. Clicca qui per scaricare il nuovo modulo per le autocertificazioni. Attenzione, nelle autocertificazioni va comunicato il vero per non essere denunciati.

+++CONTROLLA QUI L’ULTIMO AGGIORNAMENTO+++

Si può circolare nel proprio Comune, ma l’invito è quello di restare a casa e spostarsi solo per motivi necessari quindi per, lo ripetiamo, lavoro, salute o per approvvigionamento di cibo e acqua. Si può percorrere la strada in auto.

Quando si transita in pubblico a piedi perché non se ne può fare a meno si deve tenere una distanza di almeno un metro e mezzo da altri. Va evitato di formare gruppi di persone in luoghi pubblici e privati perché favoriscono il contagio.

Lavoro e necessità.

I cittadini su tutto il territorio nazionale possono muoversi solo per “comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o spostamenti per motivi di salute”. Non si ferma la circolazione delle merci né il trasporto pubblico. E’ possibile andare a fare la spesa. Chi si sposta sul territorio può autocertificare le ragioni per cui lo fa ma per chi trasgredisce o dichiara il falso sono previste sanzioni che vanno fino all’arresto.

Stop assembramenti.

E’ la novità annunciata da Conte, non prevista fino a ieri: basta feste e raduni, sono vietati ovunque assembramenti in luoghi pubblici o aperti al pubblico.

Febbre e quarantena.

Chi abbia sintomi da infezione respiratoria e febbre maggiore di 37,5 gradi centigradi, è “fortemente raccomandato” di restare a casa e contattare il proprio medico. Il divieto di muoversi è “assoluto” per chi sia stato messo in quarantena o sia positivo al virus.

Calcio: fermo il campionato, non le coppe.

Si fermano tutti gli sport, incluso il campionato di calcio, ma possono tenersi a porte chiuse competizioni internazionali. Gli atleti professionisti e olimpici possono allenarsi.

Palestre no, parchi sì.

Sono chiuse le palestre, ma si può fare sport all’aria aperta rispettando la distanza di un metro. Chiuse piscine, centri benessere, centri termali, centri culturali e ricreativi.

Chiusi gli impianti da sci.

Piste chiuse in tutta Italia.

Ferie e congedi.

Si “raccomanda” ai datori di lavoro pubblici e privati di promuovere la fruizione di ferie e congedi. Sono invece sospesi i congedi dei medici. E’ applicabile il lavoro agile anche in assenza di accordi aziendali.

Stop svaghi.

Sospese tutte le manifestazioni e gli eventi: fermi i cinema, teatri, pub, scuole da ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche. Chiusi musei e siti archeologici.

Bar e negozi.

Bar e ristoranti possono aprire solo dalle 6 alle 18 con obbligo di garantire la distanza di almeno un metro, pena la sospensione dell’attività. La regola della distanza vale per tutti i negozi che possono stare aperti ma se sono all’interno dei centri commerciali chiudono nei weekend. Nessun fermo per alimentari, farmacie e parafarmacie.

Ferme scuole e esami patente.

Scuole e università restano chiuse fino al 3 aprile. Stop a tutti i concorsi, tranne quelli per titoli o per via telematica, si fermano anche gli esami per la patente. Unica eccezione i concorsi per i medici.

Le chiese.

I luoghi di culto possono aprire solo se in grado di garantire la distanza di almeno un metro: sospese le cerimonie civili e religiose, inclusi i funerali.

 
Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

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