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La Lega all’attacco dopo la pubblicazione del bando della Prefettura. Si cercano strutture per accogliere fino a 60 migranti. Una struttura che li possa tenere in quarantena. “Migranti irregolari in quarantena – si legge nella nota del Carroccio firmata Jacopo Morrone – ospitati nella provincia di Forlì-Cesena fino a fine emergenza Covid (e anche oltre). In strutture che abbiano requisiti quali camere singole con bagno esclusivo, ascensore, servizi al piano, pulizia, disinfezione, cambio guardaroba, portierato e ‘prioritariamente’ la vicinanza alle principali strutture ospedaliere dei due comuni capoluogo, Cesena e Forlì”.

“Incredibile ma vero – l’affondo della Lega – il ministero dell’Interno, attraverso la Prefettura, lancia un bando per trovare un hotel o una struttura per 60 stranieri, entrati illegalmente nel Paese, con dotazioni che moltissimi italiani sognano o devono procurarsi pagandole di tasca propria. Avevamo ragione quando abbiamo denunciato l’inganno dell’accordo di Malta, su cui tanto punta il ministro Luciana Lamorgese che continua a millantare una improbabile ‘cornice europea’ per la politica migratoria. I paesi UE si guardano bene dall’accogliere e dal mantenere le migliaia di migranti sbarcati in Italia in un solo anno grazie al governo giallo/rosso”.

“Il 7 settembre scorso, alla festa dell’Unità di Modena, Lamorgese ha ribadito, secondo quanto riportato da organi di stampa, che l’accordo di Malta avrebbe portato “un elemento nuovo nelle politiche dell’immigrazione’ ovvero ‘quando si arriva in Italia si fa una distribuzione tra tutti i Paesi”. Bugia. La distribuzione viene imposta alle regioni italiane costrette ad accogliere migranti che gli altri Paesi UE, guidati da Governi più intelligenti e lungimiranti, respingono. La Lega Romagna si oppone a queste imposizioni calate da Roma. Se si fossero attuate seriamente le politiche varate da Matteo Salvini nell’anno in cui è stato ministro dell’Interno, oggi non ci sarebbero stranieri irregolari in quarantena da disperdere in territori già provati dall’emergenza sanitaria. La politica migratoria deve essere appannaggio di ogni Stato secondo le proprie capacità e la propria sicurezza e non lasciata alla UE che ovviamente favorisce i Paesi più forti che, come abbiamo visto, predicano molto per razzolare malissimo, scaricando i problemi e chiudendo i confini”.

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Alessandro Mazza

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