fbpx
 
 
 
 
La piscina comunale di Cesenatico pubblica un lungo post su Facebook in seguito alle nuove raccomandazioni inserite nell’ultimo dpcm che impone regole più severe per palestre e piscine.
“La riflessione prende spunto da una domanda: lo sport in piscina è sicuro? Per rispondere a questa domanda, dobbiamo partire obbligatoriamente da alcuni dati oggettivi: secondo quanto affermato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, i metodi di trattamento dell’acqua che utilizzano filtrazione e disinfezione con cloro sconfiggono il virus, fra le poche cose sicure relative al Covid-19 c’è che muore in presenza di valori di cloro uguali o superiori a 0,5 parti per milione. Inoltre nei filmati che mostravano le operazioni di sanificazione delle strade in Cina qualche mese fa si vedevano enormi autobotti che spruzzavano liquido: era acqua clorata a bassi dosaggi. E ancora nell’acqua delle piscine, non da adesso ma da molti anni, il valore del cloro libero che deve essere presente in vasca per legge, è compreso fra 1 e 1,5 parti per milione: in pratica dal doppio al triplo del necessario per eliminare il Covid 19. Si stima che anche nelle aree limitrofe, per effetto della evaporazione, il livello di protezione sia altissimo. In pratica, se dovessimo ipotizzare un luogo immaginario in cui le possibilità di contagio sono prossime alle 0, probabilmente questo luogo avrebbe le sembianze di una piscina!”.
Lo staff della piscina comunale di Cesenatico scrive poi un ragionamento sul caso specifico: “La nostra gestione si caratterizza da sempre per un’accurata attenzione agli aspetti igienici. Il trattamento dell’acqua avviene attraverso centraline elettroniche e sistemi automatici che garantiscono il costante rispetto dei valori previsti per la sanificazione in ogni momento della giornata – si legge nel post – Altrettanta attenzione mettiamo nella sanificazione di tutti i restanti locali che viene fatta più volte durante la giornata e che vede la presenza di addetti ad una continua disinfezione negli orari centrali. Inoltre i nostri insegnanti, i collaboratori alla reception, i dirigenti e tutto il personale presente nel nostro impianto, indossano sempre le mascherine e vigila affinché tutti coloro che sono in piscina rispettino i protocolli vigenti. Teniamo inoltre monitorate le iscrizioni ai nostri corsi, in modo da riuscire a garantire un numero adeguato tale da evitare assembramenti o situazioni di difficile gestione”.
“Perché diciamo tutto questo? Molto semplice, perché non vogliamo arrenderci a una chiusura generalizzata di attività come la nostra, dove lo sport viene praticato nella sua essenza più vera, dove giovani creature trovano uno sfogo naturale alla loro voglia di socialità troppo spesso imbrigliata da smartphone o rapporti via etere, e dove persone adulte hanno la possibilità di prendersi cura del proprio corpo o semplicemente coltivare una passione personale che da più colore alla propria esistenza. Concordiamo pienamente con la motivazione che è alla base di ogni provvedimento che il nostro Governo sta prendendo: la salute prima di tutto… ma proprio per questo, la domanda che ci poniamo è: siamo sicuri che chiudere una piscina significa salvaguardare la salute di noi cittadini?”.

Sostieni livingcesenatico con una piccola donazione!

 
Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

Inviando questo modulo acconsenti al trattamento dei dati secondo le vigenti norme di Privacy e diritto di autore. Per maggiori informazioni vai alla pagina Privacy e Cookie.

Leave a Reply