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Il focolaio all’ospedale Marconi è stata la notizia principale della settimana. Purtroppo si è presentato il copione che è già noto in altre zone d’Italia. Una persona ha contagiato, a sua insaputa, pazienti e sanitari all’interno del reparto di Medicina Riabilitativa. Prima sono stati individuati 9 pazienti che sono stati trasferiti al Bufalini. Poi 11 sanitari che sono stati messi in quarantena. Solo ieri si sono aggiunti altri 4 pazienti del reparto risultati positivi al tampone. La diffusione che è avvenuta in questo contesto è indicativa della portata del contagio che ha il virus.

Molti si sono chiesti come sia possibile che un focolaio si inneschi proprio all’interno di un ospedale. Altri laureati in breve tempo su facebook hanno dato spiegazioni con la verità in tasca quando neanche gli esperti possono dare una spiegazione precisa. Scegliendo la saggia via del silenzio. Ma c’è un’ipotesi che potrebbe spiegare l’origine del focolaio.

 
 
 

Pare secondo alcuni che il paziente zero, quello che ha dato il via al focolaio, provenisse da un altro ospedale. Quando ha fatto il suo ingresso al Marconi non risultava positivo al Covid. Ma il virus evidentemente era in incubazione. Periodo nel quale non si riscontra, ma riesce ad essere ugualmente contagioso. Con ogni probabilità il personale medico e sanitario hanno sempre rispettato le misure anti contagio, ma quando un paziente non risulta positivo e non si trova in un reparto Covid, le possibilità di contagio sono tali da bypassare i dispositivi di protezione. Tanto più quando un reparto è pieno come accaduto a Cesenatico. Questa pare essere l’ipotesi più plausibile all’origine del contagio.

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Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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