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Il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini, che ieri aveva scatenato roventi polemiche per la sua bizzarra minaccia di licenziare i dipendenti di una casa di riposo perché contrari al vaccino, per uscire dall’impasse, ha scelto la strada dello scarica-barile. Ha scritto una lettera al premier Conte e al ministro della Salute Speranza per chiedere indicazioni.

Il Sindaco di Bagno ha riportato la situazione della casa riposo per anziani ‘Camilla Spighi’, dove su 37 operatori solo 19 si sono sottoposti al vaccino, mentre 16 per ora hanno rifiutato. Dopodiché ha ribadito nella sua lettera al Premier che la percentuale:

“ha lasciato tutti molto scossi, perplessi e impauriti per la garanzia del servizio svolto dalla struttura a tutela degli ospiti e dei familiari, nonché per le ripercussioni e le responsabilità che ne possono derivare in capo all’Ente nell’ipotesi di scenari negativi, che non sono da escludere”.

 
 
 
 

Baccini aveva detto di non escludere il licenziamento. Ora osserva che quest’ipotesi, come la sospensione dalle mansioni o l’aspettativa, non sono prive di ripercussioni sul funzionamento dei servizi e per il maggior carico di spesa pubblica legata al reclutamento di sostituti.

“A fronte di una simile situazione ed un simile scenario, vi chiedo quali azioni il Governo voglia immediatamente intraprendere – scrive il sindaco – per superare un vuoto informativo e normativo che crea problemi gravi, imminenti e concreti ai livelli locali, con conseguenti assunzioni di responsabilità in capo a Sindaci ed amministratori nell’affrontare la gestione di un piano di uscita dalla pandemia, che non può essere lasciato ad iniziative individuali”.

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