Adesso è ufficiale: le scuole superiori in Emilia Romagna continueranno a rimanere in presenza al 50% sino al 6 marzo.
Lo ha chiarito ieri il provveditore Stefano Versari che, in una nota, ha anche spiegato le ragioni della decisione: “Le motivazioni – ha detto – oltreché su ragioni organizzative di scuole ed utenza, fondano su principi di ragionevolezza, prudenza, congruenza territoriale e su elementi conoscitivi in ordine all’andamento epidemico e alla frequenza scolastica, progressivamente trasmessi dalla Direzione generale cura della persona, salute e welfare della Regione Emilia-Romagna”.
La prudenza del provveditore, chiarisce poi la nota, è dettata in particolare dall’incremento dell’incidenza di casi della variante inglese che, secondo i primi screening, colpirebbe una fascia d’età anagraficamente più giovane.