All’Università di Bologna porta una tesi pensata e scritta a Cesenatico. E ha già lasciato il segno anche se ancora non c’è stata la proclamazione. Lia Proti ha scelto la strada dell’arte. «Tutti i giorni mi dicono: “Cosa vuoi fare nella vita, i disegni?” Sì e sono felice». Lia ha firmato un’istallazione fronte mare e la Colonia 12 Stelle a ponente può dire di essere la prima galleria open air d’Italia sul mare. L’arte, insegnano nelle botteghe, non sta nella realizzazione, ma nell’intuizione. E così l’intuizione di Lia è stata quella di vedere uno spazio artistico in quelle barriere di ferro arrugginito a difesa della colonia. Per lei erano il posto ideale per incollare i “suoi” volti, frutto di una ricerca di diversi mesi. “C’è chi si è commosso quando si è rivisto stampato e chi ha strappato il volto di un altro. Ma va bene così – ha detto con un sorriso – la mia arte è alla portata di tutti, non è chiusa in una galleria e c’è chi si è sentito libero di emozionarsi e chi di strapparlo”. Un’idea sincera, semplice. Disarmante.
Lia non starà a Cesenatico, troppo stretta, poco ricettiva rispetto città più grandi come Bologna dove ha studiato per anni. E con il suo fare privo di ogni forma di critica ha suggerito in punta di piedi al comune di cercare di espandere un po’ la propria visione e di credere nell’impatto estetico e caratteristico che l’arte urbana porta con sé. “Va bene le mostre a casa di Marino Moretti, ma perché non fare come altre città che hanno portato l’arte in strada? (Forlì, Milano sono due esempi, ndr) L’arte urbana non è il male se fatta bene”.
“Vorrei colorare e dipingere tutte le colonie. Oppure – aggiunge – sarebbe bello estendere il progetto della fisiognomica urbana ai bagni al mare arricchendo di volti le saracinesche delle facciate degli stabilimenti”. Quando è nervosa Lia incrocia le gambe, il vento le scompiglia i capelli e fa da dolce sottofondo alle sua parole. “Fisiognomica Urbana è un progetto di riqualificazione della città e dei posti abbandonati di Cesenatico. Ho iniziato anni fa facendo foto alle persone con la pellicola e ho capito quanto le persone riescono a raccontare solo con il volto. Mi sono ispirata a Jr, il mio artista preferito (uno dei protagonisti del documentario Visages Villages, ndr). Sono 22 i volti di persone di Cesenatico, li ho sviluppati e incollati. Non voglio raccontare nulla, voglio che le persone si incuriosiscano chiedendosi quali storie potrebbero raccontare le persone che osservano”.