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Con un po’ di ritardo rispetto all’Italia, ieri anche a San Marino si è celebrato il ‘Vax-Day’, il giorno del vaccino. Una giornata nel segno della Russia, visto che l’Antica Repubblica ha scelto (quasi obbligata) la strada dello Sputnik, il vaccino (un po’ chiacchierato) realizzato nello Stato di Putin.

Una strada intrapresa senza il minimo tentennamento dal Congresso di Stato del Titano che non ha esitato a definire “memorabile” la giornata di ieri, sottolineando come “dopo un lungo periodo di sofferenze e di paure, si intravveda la luce in fondo al tunnel, la fine di una stagione difficile”.

La somministrazione del vaccino russo è iniziata ieri alle 14; a riceverlo sono state 25 persone del mondo sanitario fra medici, infermieri, personale socio-sanitario, tecnici, farmacisti.

 
 
 
 

Il primo ad essere vaccinato, un infermiere del Pronto Soccorso, il 26enne Matteo Bedetti. Nel dettaglio la campagna vaccinale proseguirà da lunedì prossimo, primo marzo, con il personale dell’Iss di cui si prevede di terminare la vaccinazione entro la metà della settimana. Subito dopo inizierà quella del resto della popolazione: dal 26 febbraio tutti i sanmarinesi con più di 75 anni potranno prenotare la vaccinazione anti-covid.

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