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“Sarà un marzo molto difficile”. Parole del Governatore Bonaccini che, sulla scorta degli ultimi dati pandemici, ieri ospite del salottino di Barbara D’Urso, ha disegnato con l’abituale schiettezza una situazione che non può non preoccupare.

Secondo il presidente della Regione “la terza ondata che ha già colpito la Germania, l’Inghilterra, la Francia, sta colpendo una parte d’Italia, tra cui l’Emilia-Romagna. Io ho il dovere di prendere decisioni. Siamo qui per ascoltare, per discutere con tutti. Ma la politica, in primo luogo, di fronte ai problemi e ai drammi, ha il dovere di decidere. E quindi saremo pronti a ogni restrizione per tutelare le persone e far riabbassare la curva che sta risalendo in maniera molto pesante e poi per avere primavera e estate che possa andare in maniera migliore”.

 
 
 
 

“Abbiamo un’esplosione dei contagi” tra i giovanissimi e “non era mai successo, da un anno a questa parte. Per la prima volta è ricoverata in terapia intensiva, a Bologna, grave, una bambina di 11 anni. Io non ho dormito la notte”, ha aggiunto. I bambini e i giovanissimi “per la gran parte non hanno problemi gravi, ma vanno a casa e contagiano i familiari. In Emilia-Romagna abbiamo il ritorno in maniera robusta di ricoverati in terapia intensiva e reparti Covid. Io ho sempre difeso la scuola, ma ho il primo dovere di tutelare la salute delle persone”.

Parlando delle proposte che il Cts consegnerà al Governo, Bonaccini ha aggiunto: “Una delle novità dovrebbe essere che nelle zone rosse si chiude dalle scuole elementari e non più solo dalla prima media alle superiori. E anche in zone arancioni dove il contagio è molto alto, sopra i 250 contagi su 100mila abitanti, e dove la trasmissione nell’ultima settimana è molto elevata, si possono prendere decisioni”, come è successo in alcune zone ‘arancione scuro’.

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