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CESENA Dalle stelle….alla polvere, così si potrebbe sintetizzare l’operazione di polizia giudiziaria, mirata al contrasto del traffico  di sostanze stupefacenti, portata a termine lo scorso venerdì dal personale della Polizia di Cesena. Il buon esito ha portato all’arresto di una donna e un uomo, rispettivamente madre e figlio, perché ritenuti responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Non molto da dire sulla donna, una settantatreenne, incensurata e del tutto sconosciuta agli investigatori. L’unica sua colpa è stata quella di aver accompagnato, quel giorno, il figlio nella trasferta per l’acquisto dello stupefacente. L’uomo, invece, un quarantaduenne ex assistente di volo di una nota compagnia aerea ma attualmente disoccupato, residente nel riminese, dalla condotta penale immacolata, aveva attirato da un mesetto circa l’attenzione degli investigatori, poiché “beccato” diverse volte a frequentare gli ambienti dello spaccio nel comprensorio cesenate.

Improntato pertanto un servizio di monitoraggio sulle frequentazioni e spostamenti del soggetto in questo Comune, questi veniva individuato ed intercettato nel pomeriggio di venerdì nei pressi del casello autostradale di Cesena nord, a bordo della propria autovettura condotta da una donna, poi identificata nella madre.

La trasferta in autostrada e la particolarità di lasciar condurre l’auto all’anziana donna, hanno destato sospetti nei poliziotti che decidono di intervenire per effettuare un controllo. Lo stato di agitazione e nervosismo palesato dagli occupanti alla vista e controllo degli operatori di Polizia, induce questi ultimi a procedere ad una perquisizione sulla loro persona nonché ad un’ispezione accurata all’interno del veicolo in uso.

L’uomo veniva trovato in possesso di due dosi di sostanza verosimilmente stupefacente che, da successivo accertamento tecnico scientifico, sono risultate essere due grammi di cannabis e tre di ketamina. Entrambi disponevano altresì di una somma totale di 650 euro, in tagli di banconote da 50 e 20 euro, tale da far presumere un provento d’incasso di spaccio.

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Ciò ha indotto i poliziotti ad un più mirato controllo dell’auto che inaspettatamente ha portato al rinvenimento di tre panetti compressi, dal peso di oltre 1 kg ciascuno, riposti due nel baule ed il terzo in un sacchetto di carta all’interno dell’abitacolo, contenenti sostanza verosimilmente stupefacente che, da analisi scientifica, è risultata essere cocaina ancora allo stato puro, per un peso totale di 3,5 Kg.

La perquisizione veniva estesa successivamente all’abitazione di residenza dei due, ove venivano rinvenuti un bilancino di precisione, sostanza da taglio e materiale per il confezionamento delle dosi dello stupefacente. Significativo è l’ingente quantitativo di cocaina sequestrato, non consueto nell’ambito di questo territorio, che tagliato e confezionato avrebbe immesso sul mercato dello spaccio, con la probabile collaborazione di altri pusher, di 11mila dosi circa, con un introito di centinaia di migliaia di euro.

Dell’avvenuto arresto, operato a carico dell’uomo e della madre, veniva data immediata notizia al Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Forlì, Dr. Filippo Santangelo, che disponeva l’associazione degli arrestati alla Casa Circondariale, in attesa di convalida.

La misura restrittiva veniva convalidata l’indomani dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Forlì.

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Alessandro Mazza

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