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Chiamatelo eccesso di zelo, applicazione rigorosa delle norme o “tolleranza zero”. Chiamatelo come volete ma, a volte, si esagera.

Ieri mattina, in un noto bar del lungomare di Cesenatico, approfittando del vuoto cosmico del locale, una barista si è concessa due minuti di relax e, sedendosi in un tavolino vicino alla vetrina, come tutte le mattine, ha iniziato a fare colazione con cappuccio e cornetto.

 
 
 
 

In quell’istante è transitata un’auto della Polizia Municipale che, notando quella scena, si è fermata. Nel locale sono entrati tre agenti che hanno chiesto spiegazioni. Quando la ragazza si è presentata, spiegando di non essere una cliente bensì la barista, la risposta degli agenti è stata irremovibile: “Anche se lei lavora qui non può fare colazione seduta a quel tavolino, ma deve farla in un luogo non visibile all’esterno”.

Per carità la legge è legge ma, forse, in un periodo di profonda frustrazione per le attività, un atteggiamento meno rigido non avrebbe guastato.

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