Domenica 14 marzo, a partire dalle 16.05, Sky Arte manderà in onda i tre episodi di “Vai col liscio” per la regia Matteo Medri di Cesena.
Così Sky ricorda Raoul Casadei, scomparso oggi all’ospedale Bufalini di Cesena, con il documentario che ripercorre la storia del liscio in Romagna.
Decine i brani portati al successo da Casadei a partire dagli anni Settanta, quando alla scomparsa dello zio ereditò la conduzione dell’orchestra, destinata a diventare un modello su scala nazionale e un’ispirazione per molte altre formazioni. Da “La mazurka di periferia” a “Simpatia”, da “Romagna e Sangiovese” fino a “Ciao Mare”, generazioni di italiani sono cresciute e hanno ballato sulle note delle musiche composte da Raoul Casadei. Significative anche le collaborazioni televisive, con la composizione di sigle per programmi tv di grande popolarità, in particolar modo fra gli anni Ottanta e Novanta; innumerevoli le esibizioni dal vivo in giro per il mondo.
In seguito al ritiro dalle scene, all’inizio degli anni Duemila, la notorietà di Casadei non ha conosciuto significative battute d’arresto, anche grazie alle apparizioni televisive e al profondo legame d’affetto che lo ha unito al suo pubblico. Un legame che continuerà a essere tenuto vivo dalla sua coinvolgente musica.
Originario di Gatteo, dove era nato nel 1937, Casadei è stato un simbolo del liscio italiano, nonché un “ambasciatore della Romagna”, terra ampiamente celebrata dal suo repertorio, a partire dall’iconico brano “Romagna Mia”: a scriverlo fu suo zio, Secondo Casadei, a sua volta compositore, arrangiatore e violinista.
Proprio al fianco di quest’ultimo, Raoul aveva intrapreso la grande e fortunata avventura dell’Orchestra Casadei, la più nota formazione da ballo italiana, conosciuta in tutto il mondo e guidata dal figlio Mirko da alcuni anni.