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Giorni difficili per le tartarughe marine: continuano i ricoveri al Centro di Recupero di Fondazione Cetacea a seguito di catture accidentali in reti a strascico (3 solo nell’ultima settimana) ma le prossime 48 ore potrebbero essere critiche. Infatti l’abbassamento della temperatura degli ultimi giorni e le mareggiate previste nel weekend potrebbero causare numerosi spiaggiamenti lungo le nostre coste di esemplari in difficoltà, debilitati e in ipotermia. Un fenomeno che si presenta con regolarità ormai da anni: le tartarughe soprattutto di piccole dimensioni, ingannate dalla primavera ormai sempre più precoce, vengono sorprese dall’improvviso sbalzo termico e rischiano la vita a causa di una sindrome chiamata cold stunning, che ne causa la morte se non si interviene immediatamente con il recupero e l’ospedalizzazione presso un Centro di Recupero Cura e Riabilitazione.

 
 
 
 

Nel marzo 2018, per esempio erano stati circa 20 i recuperi in pochi giorni, di tartarughe di piccole e piccolissime dimensioni lungo le coste emiliano romagnole e marchigiane, a seguito delle perturbazione Burian. Essendo previsto per il fine settimana del 20 e 21 marzo un grosso abbassamento delle temperature e mareggiate lungo tutto il litorale emiliano romagnolo e marchigiano Fondazione Cetacea avvisa quanti si troveranno a percorrere le nostre spiagge, secondo le regole vigenti che permettono attività sportiva e fisica all’aperto, di controllare la presenza di esemplari vivi o morti e, in caso di ritrovamenti, di contattare immediatamente la Guardia Costiera di competenza o il numero delle emergenze 334 5688320 dell’Ospedale delle Tartarughe.

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Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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