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“L’amministrazione comunale ha ufficialmente adottato il PUG (Piano Urbanistico Generale), lo strumento urbanistico che dovrebbe programmare lo sviluppo di Cesenatico nei prossimi 30 anni, mentre invece la condannerà all’inerzia”, così il candidato sindaco di centro-destra, Roberto Buda.

“La nuova legge regionale che impone l’approvazione del PUG alle amministrazioni locali è già decisamente punitiva con il territorio non urbanizzato, e con lo strumento introdotto dalla Giunta non si farà altro che introdurre ulteriori vincoli – continua Roberto Buda – Nelle aree non urbanizzate praticamente non si potrà fare più nulla, azzerando tutti quei diritti edificatori esistenti, non ancora attuati, ma su cui i cittadini hanno pagato fior di tasse. Si apre il serio rischio di un lento degrado e spopolamento delle nostre frazioni”.
“La nostra campagna non può essere trattata come una ‘riserva protetta’, è ricca di abitazioni e questa sua connotazione va tutelata e non demonizzata. Permettere alle famiglie di allargare la propria abitazione per motivi familiari recuperando tutti i volumi utili (capannoni, case dismesse) non è speculazione edilizia e neppure disastro ambientale, ma vuol dire semplicemente aiutare le famiglie a rimanere unite e mantenere vivo il forese – continua il candidato sindaco – Occorre però anche dire che, se da un lato è vero che la legge prevede praticamente consumo zero di territorio, di contropartita incentiva la riqualificazione della città esistente. Nel PUG purtroppo su questo tema ci sono tante belle parole, ma nulla di concretamente realizzabile: in pratica molto fumo e poco arrosto”.
 
 
 
 

“Per favorire la rigenerazione urbana la legge regionale prevede pochi limiti edificatori, ma questa amministrazione purtroppo non ha colto questa opportunità. Non c’è infatti traccia di alcuna spinta vera a rigenerare perchè, per paura e ideologia, si è imbrigliato il territorio urbanizzato in limiti e norme che frenano le reali possibilità di rigenerazione”.

Poi una stoccata sui Condo-hotel: “La dice lunga poi il fatto che non sia stata recepita appieno l’opportunità data dalla legge regionale n.131 sui Condo-hotel per una miope questione che appare esclusivamente politica e ideologica – continua Buda – Questa amministrazione nega infatti la possibilità di realizzarli nelle colonie (60% albergo e 40% residenziale turistico) e quindi rende impossibile il recupero di quel comparto, sia a Ponente che a Levante. Nessun proprietario sarà in grado di rigenerare le colonie in alberghi”.
“Altre a questo non vediamo nel PUG nuove idee per la Vena Mazzarini che è la più grande sfida di riqualificazione della nostra città e neppure idee relative ad alcune aree strategiche della città come ad esempio la Bonomelli, l’hotel Pino, la Stella Maris, l’ex Nuit e l’area delle terme – conclude Buda – Ci aspettavamo un’idea, una visione della città che mettesse le basi per una sua riqualificazione in un’ottica di sviluppo. E invece il nulla. Alle tante osservazioni emerse dalla città, che chiedevano risposte su importanti problematiche, è stato risposto ‘no’. Delle circa 224 solo il 14% sono state accolte”.

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Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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