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Legalizzare la Cannabis. Ancora qualche giorno prima che scada il termine per la raccolta di firme che, se raggiunto il numero richiesto (500mila nomi), porterà ad un referendum per rendere leciti l’uso, la vendita e il consumo della sostanza. Nei giorni scorsi abbiamo sentito il parere inaspettato degli studenti del liceo (leggi qui). Oggi invece pubblichiamo una carrellata di lavoratori.

Il confronto non si ferma: le opinioni continuano a manifestarsi incessantemente e mostrano come la questione stia acquisendo sempre più importanza. Le domande restano invariate: è giusto legalizzare la Cannabis o si tratta di un modo per far aumentare le dipendenze?

La parola, dopo agli adolescenti, viene data agli adulti di Cesenatico. Visioni e menti diverse si trovano unite sotto lo stesso interrogativo.

Cosa pensi riguardo alla legalizzazione della Cannabis? Sei favorevole oppure no? Perché?

39 anni, libero professionista: “Non ne faccio un uso abituale. Ho provato, in passato, a dare qualche tiro con gli amici. Ma non mi ha provocato l’effetto desiderato. Anzi, non ho avvertito nessun effetto. Pro alla legalizzazione perché si toglie mercato alla malavita. Senza contare tutti gli effetti terapeutici della Cannabis. Lancio una provocazione: siamo certi che faccia più male dell’alcol che posso comprare in qualsiasi supermercato o bar senza problemi (e spesso senza scrupoli per quanto riguarda l’anagrafe)?

48 anni, consulente aziendale: “Favorevole. La legalizzazione permette di far diminuire situazioni di degrado e spaccio. E toglie l’ipocrisia di facciata. In questo mondo si rende lecito un comportamento che è già socialmente accettato.

50 anni, infermiere: “Sono favorevole solamente all’uso terapeutico.

 
 
 
 

52 anni, ex Carabiniere: “Contro. Anche se si tratta di una droga leggera, può portare a seri effetti collaterali. Di certo diminuirebbero le situazioni di spaccio, è vero, ma non ne vale la pena. Come dire: il gioco non vale la candela.

45 anni, consulente informatico: “Sono favorevole all’utilizzo ma solo se avviene in maniera consapevole. Mi spiego: nulla in contrario se la si usa, ma bisogna essere a conoscenza del fatto che, comunque, altera le capacità cognitive e di reazione. Si deve sapere quando è opportuno consumarla. Ci sono situazioni che lo permettono e altre che, invece, lo escludono. Chiaro è che se devo mettermi in strada, ad esempio, devo essere lucido e in grado di capire quello che sto facendo. Altrimenti, per forza di cose, vengono a crearsi situazioni che metterebbero in pericolo me e quelli che mi stanno intorno.

35 anni, libero professionista: “Sono del tutto indifferente. Non penso che le cose cambierebbero in maniera significativa. Oltretutto io non ne ho mai fatto uso. Né intendo iniziare.

43 anni, insegnante: “Sono favorevole. È necessario che venga meno il traffico illecito che ruota attorno alla sostanza. Anche perché la percentuale di persone che sviluppa dipendenza da questo tipo di droga leggera è veramente minima. A parte questo, sono moltissimi i benefici che può donare se usata in ambito medico. Uno dei suoi due principi attivi può aiutare significativamente le persone che soffrono di patologie molto gravi. Chiaro: non è che il suo consumo faccia bene a tutti. Gli effetti collaterali (per chi non ne ha bisogno) sono numerosi e può portare anche allo sviluppo di disturbi latenti. Bisogna essere pienamente consapevoli nel momento in cui si decide di utilizzarla. Di certo acquistarla da venditori sicuri è una sicurezza in più che si ha a livello di salute rispetto a quando la si recupera da chi la smercia abusivamente.

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