Alla Spartan Race anche Claudio Locatelli, “il giornalista combattente”, questo il nome che ha scelto per la sua pagina ufficiale su Facebook e, non potrebbe essere più calzante.
Il giornalista freelance bergamasco non è “solo” un inviato di guerra, gli ultimi suoi servizi li abbiamo visti in terra ucraina, ma ha anche scelto di imbracciare il kalashnikov per combattere l’Isis.
Così dopo 88 giorni sul campo ucraino, il giornalista si è cimentato sul campo della Spartan Race a Cesenatico con “la veste che ho portato in Ucraina” con i colori giallo e azzurro, “per riportare l’attenzione su questa guerra e per i colleghi uccisi mentre stavano raccontando la realtà dal campo di battaglia”.
“Correrò per la memoria dei colleghi e per portare l’attenzione sui rifugiati e sfollati che sono ancora in Ucraina”, conclude Locatelli.