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“Quel Pug è da bocciare”. Non usa mezzi termini Emilio Zarrelli, capogruppo di Fratelli d’Italia, che contesta duramente il Piano appena approvato dalla giunta Gozzoli senza “ascoltare cittadini e imprese”. Un piano – dice – “che promuove la decrescita e rischia di bloccare lo sviluppo della città per i prossimi 20 anni”.

“Nonostante il grande ritardo con cui il Pug arriva al voto del Consiglio comunale di Cesenatico – spiega Zarrelli in una nota – il documento non dà le risposte che la programmazione urbanistica del territorio aspettava”.

 
 
 
 
 
 
 
 

Zarrelli (“per impegni di lavoro improrogabili”) non ha potuto presenziare all’ultima seduta del Consiglio Comunale, “ma questo documento – incalza – sembra seguire le orme della transizione energetica, i cui piani sono stati stravolti dalla crisi in atto, tanto che ci ritroviamo con le centrali a carbone. Con il Pug uguale: la rigenerazione urbana prevista dal Comune prevede il mantenimento di molta area a terra senza permettere di svilupparsi in altezza: in parole povere si finisce per rigenerare meno di quanto si ha disposizione, proprio in rapporto alla transizione ecologica. La verità è che il processo di modifica del territorio ha bisogno di rigenerazione vera, quella che si sviluppa in nuovi spazi, prevedendo il miglioramento antisismico e il minor consumo di suolo”.

Fratelli d’Italia ha sempre chiesto uno snellimento burocratico e un Pug che potesse accompagnare lo sviluppo edilizio della zona mare e del forese, mettendo a frutto le opportunità di ciascuna area del comune. “Il documento, annunciato dall’amministrazione comunale nell’ottobre 2021, arriva finalmente al voto dopo un anno – rimarca Zarrelli – ma contiene tante storture: stoppare i processi edilizi come impone il nuovo Pug con parametri ridicoli non è certo la soluzione. La soluzione è accompagnare gli interventi promossi da cittadini e imprese con regole liberali. Quello di cui si doterà Cesenatico è invece un Pug da decrescita felice in stile Pd: purtroppo le criticità che avevamo evidenziato sono, ad oggi, condivise da associazioni e privati e ci rendiamo conto che l’anima di questo provvedimento non è stata modificata e la città resterà immobile per i prossimi 20 anni. A mio avviso manca una visione di rilancio e di prospettiva, mentre è stata fissata una visione esclusivamente ambientalista che di fatto ferma ogni intervento di trasformazione limitando il godimento della proprietà. Infine è davvero anacronistico che non si prenda lo spunto di rigenerare attraverso la Legge regionale 131/2019 Condhotel – conclude Emilio Zarrelli – Una norma che favorisce il recupero dei volumi e che avrebbe potuto agevolare lo sviluppo edilizio, sociale ed economico di Cesenatico”.

 
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