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A inizio dello scorso anno Balloon Express Forlì ha aperto su Cesenatico una filiale, con il marchio “L’isola delle feste”, specializzata in articoli per feste, palloncini e gadget. E la risposta dei Cesenaticensi è stata, a detta della titolare Claudia Sala, immediatamente positiva. “Mai avrei pensato di essere costretta a chiudere una attività che stava dando soddisfazioni oltre ogni aspettativa” è l’amaro commento.

 
 
 
 
 
 
 
 

La maternità della responsabile del punto vendita ha infatti comportato la necessità di ricercare una nuova commessa. “I tentativi iniziati già lo scorso anno di ipotizzare la formazione di un altro dipendente – sottolinea la titolare – sono andati a vuoto: non siamo riusciti a trovare giovani della zona che fossero disponibili a venire a Forlì per il periodo di addestramento”.

Ancora più amaro in bocca ha portato il tentativo della Sala di trovare un gestore indipendente o qualcuno disposto a rilevare l’attività, che è ormai l’unica strada possibile per riattivare il negozio, oggi temporaneamente chiuso.

baloon express

“È un’attività che ha già un consolidato un ampio giro di clientela, dagli operatori turistici ai privati, soprattutto di Cesenatico e Cervia-Milano Marittima – sottolinea Sala – e che può essere gestita da una sola persona, con un immediato positivo riscontro economico”.

Secondo la titolare “il negozio è immediatamente decollato non solo per l’ampia scelta di prodotti e per le composizioni di balloon art che vi si possono trovare, ma anche perché l’unico specializzato nel settore posizionato in Riviera, da Rimini a Ravenna”.

Eppure nessuno si è fatto vivo anche per questa soluzione. “Oggi non ci si arricchisce certo facendo il commerciante – aggiunge la titolare – ma speravo che una attività in un settore piacevole ed in costante crescita, con la possibilità di avere una propria autonomia economica, potesse attirare qualche ragazza locale disponibile a mettersi in gioco”.

Cosi non è stato, nonostante la disponibilità ad erogare gratuitamente la formazione a chi fosse interessato. Quindi il problema non è in questo caso l’entità delle bollette o i costi di gestione, ma l’assenza di qualcuno interessato a lavorare nel settore.

“Ora siamo disponibili a cedere ad un prezzo simbolico pur di mantenere un piccolo punto vendita di cui andiamo orgogliosi e che manca nella zona – conclude Sala – ma se nessuno è interessato ci vedremo costretti nei prossimi mesi ad un doloroso abbandono della piazza Cesenatico”.

 
Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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