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Federconsumatori Emilia-Romagna brinda ai provvedimenti cautelari da parte dell’Antitrust nei confronti di sette fornitori di energia elettrica e di gas (Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie) per aver applicato ai propri clienti “modifiche unilaterali illegittime ai prezzi di gas e luce, senza rispettare quanto previsto dal Governo Draghi con il decreto Aiuti bis”.

Accuse evidentemente gravissime che, se confermate, potrebbero avere pesanti ripercussioni anche sui vertici delle multiutility. Come potrebbe, infatti, restare in carica un amministratore delegato che ha lucrato sulle tasche delle famiglie italiane?

 
 
 
 
 
 

“Il provvedimento nei confronti di Hera – afferma l’associazione dei consumatori – nasce dall’esposto di Federconsumatori Emilia-Romagna, su casi modenesi, ai quali era stato comunicato un vistosissimo incremento unilaterale del contratto di fornitura di energia. Sono molte decine di migliaia le famiglie che in Emilia Romagna sono interessate al rispetto del decreto del Governo Draghi. Per tutte loro questi provvedimenti sono una eccellente notizia; ma è una buona notizia per tutti i cittadini di questa regione, alle prese con l’eccessivo potere delle multiutility».

Multiutility a «controllo pubblico – sottolinea Federconsumatori – ma che si muovono, come in questo caso, con totale autonomia e spregio delle regole, quando non convenienti per il proprio bilancio. È quindi una sentenza che parla anche alla politica della nostra regione, che deve iniziare una riflessione larga su queste aziende, pena accentuare ancora di più il distacco con buona parte dei cittadini. Una riflessione impossibile, però, se non si darà immediato corso alle decisioni dell’Antitrust, evitando ricorsi e controricorsi, che aumenterebbero di certo l’irritazione dei cittadini nei confronti delle multiutility e dei loro azionisti”.

Hera difende il proprio operato dopo l’avvio di un procedimento dell’Antitrust, che ha aperto un’istruttoria sulle principali società di luce e gas per presunte modifiche unilaterali del prezzo di fornitura delle commodity energetiche. La multiservizi, si legge in una nota, «ritiene di avere sempre operato in modo conforme alle norme vigenti e nel pieno rispetto degli impegni contrattuali con i propri clienti, proponendo rinnovi delle condizioni economiche solo qualora le stesse fossero in scadenza».

Peraltro, rivendica la società, in un «contesto determinato dall’eccezionale onerosità e volatilità dei prezzi delle commodities sui mercati all’ingrosso, la multiutility ha messo in campo numerose azioni concrete a supporto dei clienti, a partire dalle agevolazioni nei pagamenti, e offerto loro le migliori condizioni contrattuali possibili». Per questo, Hera, «ritiene di poter dimostrare la correttezza del proprio operato, riservandosi di tutelare le proprie ragioni nelle sedi competenti».

 
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