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Nel pomeriggio del 5 marzo i carabinieri di Cesenatico hanno denunciato a piede libero un 21enne di Cesena già noto alle forze dell’ordine perché ritenuto il responsabile dell‘incendio alla sede della Protezione Civile di Cesenatico.

Nell’ambito delle indagini avviate a seguito dell’incendio doloso del 27 febbraio che ha completamente distrutto un automezzo del comitato locale della protezione civile e danneggiato la rimessa all’interno della quale il veicolo era parcheggiato e l’attigua sede dei vigili del fuoco, i militari hanno individuato una persona.

Ad aiutarli le immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza, privati e pubblici, installati nel comune, acquisiti a seguito di una ininterrotta ed incessante attività di ricerca. Punto chiave è stata la rotonda del mulino dove il ragazzo è stato “agganciato”. Così sono riusciti ad individuare le caratteristiche dell’autore, l’abbigliamento dallo stesso indossato ed a ricostruire il tragitto effettuato in bicicletta, per raggiungere il luogo dell’incendio e, successivamente, allontanarsi per far rientro presso la propria abitazione.

Parte degli abiti erano stati attinti dalle fiamme, un elemento difficile da nascondere.

 
 
 
 
 
 
 
 

Le ricerche, pertanto, si sono concentrate in una zona periferica del comune di Cesena, pare Macerone, distante diversi chilometri dal luogo dell’evento, ove, a seguito di approfonditi accertamenti, le indagini si sono focalizzate sull’odierno indagato, gravato da precedenti specifici e ritratto, in alcune immagini pubblicate su un profilo social allo stesso riconducibile, con indosso alcuni capi di abbigliamento identici a quelli utilizzati dall’autore dell’incendio. Restano sconosciuti, al momento, i motivi del gesto.

 
Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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