fbpx
 
 
 
 
 
 
 
 

Si svolgeranno presumibilmente tra il 15 e il 20 aprile – condizioni meteo permettendo – le operazioni di recupero dei 3mila litri di gasolio conservati nei serbatoi del peschereccio ‘Lugarain’, affondato alle 5,20 del 19 ottobre 2022 al largo della costa ravennate con a bordo il comandante Khajed Khajat e altri 5 membri di equipaggio, tutti abitanti a Cesenatico.

Il recupero sarà coordinato dalla Capitaneria di Porto che, in questi giorni, con il supporto di una squadra di sub, ha effettuato un sopralluogo in profondità per controllare lo stato del pescherecchio che, a quanto pare, risulta ancora integro. 

Il recupero del carburante verrà effettuato dal consorzio Castalia, che svolge attività di salvaguardia dell’ambiente marino e tutela delle coste italiane, assieme ai sommozzatori che opereranno sul fondo del mare dove giace il relitto.

Il peschereccio – che affondò mentre stava pescando con reti a strascico a 11,5 miglia (21 km) al largo del porto di Ravenna – si trova a 27 metri di profondità, in un’area interessata da correnti sottomarine e di superficie, con acqua torbida.

 
 
 
 
 
 

Secondo la ricostruzione fatta subito dopo l’incidente, il peschereccio venne ‘speronato’ dal mercantile Mika, proveniente dalla Croazia con un carico di materiale inerte per l’edilizia.

La vicenda suscitò anche la solidarietà della marineria di Cesenatico nei confronti del comandante Khajat e dei suoi uomini. Si parlò anche di una colletta per finanziare il recuperò del peschereccio affondato, anche se questa sembra essere ormai una possibilità sempre più difficile.

 
Inviando questo modulo acconsenti al trattamento dei dati secondo le vigenti norme di Privacy e diritto di autore. Per maggiori informazioni vai alla pagina Privacy e Cookie.

Leave a Reply