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Francesco Occhipinti, presidente di Legambiente di Forlì Cesena, appoggia il parco eolico che dovrebbe sorgere al largo di Rimini e anche di Cesenatico. È una voce fuori dal coro visto che il progetto crea preoccupazione in diverse categorie della città tra cui anche il mondo della pesca. Ecco il suo parere: “Mentre in Italia lo sviluppo delle rinnovabili continua ad essere una corsa ad ostacoli, negli altri Paesi queste fonti sono tornate a crescere tantissimo: nel 2022 l’Italia ha installato solo 3 GW di nuovi impianti eolici e fotovoltaici, mentre la Francia ne ha realizzati quasi 5, la Spagna più di 9 e la Germania quasi 11”.

legambiente

“Tre quarti delle emissioni di gas serra, principali cause del cambiamento climatico, derivano dai combustibili fossili (carbone, petrolio, gas) che – spiega – bruciamo per produrre e consumare energia. Oggi abbiamo un’alternativa alle fonti fossili, ovvero le fonti rinnovabili: le tecnologie che sfruttano il sole, il vento, l’acqua sono fonti energetiche non solo altrettanto efficaci ed economiche, ma rispetto alle fonti fossili sono anche ben più sicure e democratiche, perché sono disponibili praticamente ovunque”.

 
 
 
 
 
 
 
 

Un'opportunità in grado di produrre energia per circa 1,2 milioni di famiglie

“I tre progetti di parchi eolici off-shore per una potenza complessiva di 930 MW, si tratta del progetto di Rimini di EnergiaWind2020 e i progetti Romagna 1 e Romagna 2 di Agnes, sono una grande opportunità, in grado di produrre energia per circa 1,2 milioni di famiglie“.

Il nostro Paese non deve diventare l’hub del gas, ma quello delle rinnovabili. Se davvero vogliamo contrastare la crisi climatica bisogna accelerare la transizione ecologica puntando con determinazione sulle rinnovabili insieme a politiche serie e lungimiranti a favore dell’efficienza energetica, oltretutto non dobbiamo dimenticare che la Regione Emilia Romagna con il Patto per il lavoro e il clima si è data l’obiettivo del 100% di produzione di energia da rinnovabili entro il 2035“.

“Non esiste – conclude Occhipinti – l’impianto perfetto, questi però possono essere integrati al meglio ed essere valore aggiunto per i cittadini del territorio, è importante il coinvolgimento territoriale senza farsi sopraffare dalla sindrome Nimby (non nel mio giardino) e nemmeno dalla sindrome Nimtoo (non nel mio mandato), gli impianti vanno fatti“.

Aggiornamento

L’intervento nel presidente di Forlì Cesena di Legambiente ha suscitato la reazione della Coop Casa del Pescatore che da tempo si batte per la difesa della pesca e dei pescatori a Cesenatico. L’intervento è consultabile a questo link.

Alla luce di ciò Occhipinti ha aggiunto: “Le preoccupazioni dei pescatori sono legittime, come ho già ribadito più volte non esiste l’impianto perfetto ed è giusto oltre che doveroso il confronto, soprattutto quando si vogliono fare le cose troppo in fretta come in questo caso. Avrei voluto però che le stessero “energie” si fossero spese per il rigassificatore. Come Legambiente monitoreremo il progetto affinché si raggiunga un obiettivo condiviso e che non penalizzi i pescatori e nemmeno la sicurezza. Come abbiamo già fatto per il progetto su Rimini cercheremo il confronto anche con Agnes; ci stupisce l’atteggiamento della Regione nei confronti del progetto Agnes rispetto a quello su Rimini su cui non si è mai esposta”.

 
Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

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