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Un altro azionista dell’ex Cassa di Risparmio di Cesena sarà risarcito per un totale di 53mila euro.

Il giudice Emanuele Picci del tribunale di Forlì (sezione Civile) ha, infatti, recentemente riconosciuto il danno ad un investitore locale tutelato dal Comitato Difesa Risparmiatori, coordinato dall’attivista Davide Fabbri.

Le cause sono state intentate nei confronti di Credit Agricole, il colosso bancario che acquisì la Cassa, che versava in uno stato di profonda crisi. Le cause del Comitato sono  patrocinate dall’avvocato Simone Morigi dello Studio Abbondanza di Cesenatico.

“Questo nuovo provvedimento – spiega Fabbri in una nota – è importante per una duplice serie di ragioni. La prima è che è stato emesso da un Giudice diverso, andandosi così a consolidare l’orientamento del tribunale di Forlì. La seconda è che il giudice, aderendo all’orientamento della Cassazione, ha individuato il momento in cui far decorrere la prescrizione non in quello di acquisto dei titoli ma alla data di default dei titoli e dunque nell’aprile 2016”.

 
 
 
 
 
 
 
 

Le decisioni dei giudici del tribunale di Forlì – secondo quanto argomentato dal comitato di tutela – si sono fondate sul mancato rispetto degli obblighi informativi da parte dell’istituto di credito. In particolare è stata accolta la tesi del mancato rispetto degli obblighi informativi conseguenti al carattere illiquido delle azioni.

 
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