Tra meteo e post-alluvione è il peggior inizio d’estate degli ultimi decenni. Secondo le prime stime, il calo dei turisti – nel mese di giugno – si assesterà sul -40%, una contrazione preoccupante che rischia di pesare sull’economia di un intero territorio. Per questo, mai come quest’anno, la Romagna del turismo attende con trepidazione la Notta Rosa, l’evento più importante dell’estate che quest’anno compie 18 anni.
Una manifestazione, dal 7 al 9 luglio, che in questa edizione assume un valore simbolico, dato che vuole rappresentare il momento in cui la Romagna volta pagina dopo l’alluvione.
“Stanno finalmente tornando numerose le prenotazione, quindi ci auguriamo che dalla Notte Rosa in poi la Riviera sia come sempre sold-out – ha detto, tradendo un pizzico di ottimismo, l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini a margine della presentazione dell’evento a Rimini -. Questo evento ci dà una mano non solo a riempire le stanze degli alberghi ma anche a comunicare una Riviera che è come sempre pronta a ospitare milioni di turisti italiani e stranieri”.
“Rilanciamo perché la Romagna è una terra naturalmente vocata all’accoglienza – ha aggiunto il presidente di Visit Romagna e sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad -. La notte Rosa è ormai da 18 anni un evento di sistema e quindi credo che mai come quest’anno abbia un significato particolare”.
Da Comacchio a Cattolica sono previsti 100 eventi per 110 km di spiaggia, oltre a quelli delle zone collinari. Protagonista come sempre la grande musica. Fra gli ospiti di spicco vi sono: Mika, Carmen Consoli, Irene Grandi, Europe, Orietta Berti, The Kolors, Elettra Lamborghini, Le Vibrazioni, Clementino. Svelati anche gli ospiti del Tim Summer Hits, dal 6 all’8 luglio a Rimini, con artisti come Achille Lauro, Blanco, Annalisa, Arisa, Diodato, Emma, Lo Stato Sociale e molti altri.
Il claim di questa edizione è ‘Pink fluid’, firmato dall’ambassador degli eventi di sistema della Romagna, Claudio Cecchetto. “Sono qui dal ’79 – ha detto – quando sono arrivato mi sono innamorato immediatamente del territorio e ho scoperto già nel ’79 che era inclusiva, quindi non è altro che un confermare questa caratteristica della Romagna”.
