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Nilza Costa, con la sua voce calda e ancestrale, e Daniele Santimone, col virtuosismo mistico della sua chitarra, intrecciano nel loro repertorio composizioni originali, brani dei grandi di Bahia (Caymmi, Veloso, ecc.) e musiche della tradizione popolare afrobrasiliana, in un contesto ricco di sonorità dense ed evocative della musica baiana, sorgente primaria della MPB, la musica popular brasileira.

Nilza Costa è una cantante e autrice di Salvador (Bahia), sulle coste dell’Oceano Atlantico, città fortemente influenzata dalle tradizioni “afro”.

La passione per la musica le deriva dalla nonna materna (di origine afro-indigena) che, accompagnandola alle feste Candomblé, le ha permesso di avvicinarsi alla cultura Yoruba, religione afrobrasiliana, basata sul culto degli Orixas, divinità appartenenti originariamente alla mitologia dei popoli dell’Africa Occidentale. Ha iniziato la sua carriera come solista del coro della Chiesa di San Lazzaro di San Salvador di Bahia, ma il suo percorso artistico si è arricchito in Italia, in cui si è trasferita nel 2006 e dove ha approfondito lo studio e la tecnica del canto: la sua particolarità è quella di unire i ritmi ancestrali dell’Africa con le forme tradizionali della cultura musicale e religiosa brasiliane (il già citato Candomblé, la Capoeira, Samba Duro, Maculelê,  la Cantigas de Roda), creando un suo linguaggio artistico e improvvisativo originale.

 
 
 
 

Daniele Santimone, chitarrista, compositore, arrangiatore, ha suonato sia in studio che dal vivo con numerosi musicisti di rilievo nel panorama jazzistico nazionale e internazionale, fra i quali Giulio Capiozzo, Ares Tavolazzi (“A Little Bartók”, 2011), Chicco Capiozzo (Capiozzo & Mecco, “Whisky a go go”, 2003), Marco Tamburini (“Isole”, 2007), Jimmy Owens (“Peaceful Walking”, 2007), Billy Hart, Cameron Brown, Karl Potter, Roberto Gatto, Marcello Tonolo, Pietro Tonolo, Flavio Boltro, Dario Deidda, Fabrizio Bosso, Gabriele Mirabassi, Stefano Bollani, Tom Kirkpatrick, Stefano Di Battista. Si muove con padronanza in differenti ambiti stilistici e musicali (jazz, funk, r&b, mpb, musica d’autore), e ha collaborato con artisti di diversa estrazione, fra i quali Eumir Deodato, Pee Wee Ellis, Patrizia Laquidara (“C’è qui qualcosa che ti riguarda”, 2018), Gian Maria Testa, Mario Biondi e gli High Five (“If”, 2009), Jarrod Lawson. Si è esibito in importanti jazz club e festival a livello internazionale come il North Sea Jazz Festival, Blue Note (NY), Umbria Jazz Winter, Veneto Jazz, il jazz club Il Torrione. Fra i tanti progetti, ha interpretato le parti di chitarra classica nel film “L’uomo che verrà” (2009) di Giorgio Diritti (Info 327 0106194).

 
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