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Sulle politiche turistiche di Cesenatico insorgono le opposizioni, secondo cui – “dopo le difficoltà di quest’anno” – è “necessario rivedere interamente l’offerta turistica dei prossimi mesi e della stagione balneare del 2024”.

Il grido d’allarme arriva da tutte le forze dell’opposizione in consiglio comunale che, dopo un’estate particolarmente difficile sul fronte turistico, auspicano importanti cambiamenti sulla strategia di promozione da parte del sindaco Matteo Gozzoli e della sua giunta in vista dei prossimi mesi e, soprattutto, della prossima stagione balneare.

Roberto Buda della Lista Buda, Emilio Zarrelli di Fratelli d’Italia, Filippo Zamagni della Lega,  riavvolgono il nastro dell’estate ed evidenziano le criticità ravvisate e le responsabilità dell’Amministrazione comunale.

“È necessario – dicono in una nota congiunta – che il Comune di Cesenatico comprenda i diversi errori commessi nell’offerta turistica di questa estate, che ha causato una netta flessione di arrivi in città, e cambi letteralmente il passo, proponendo iniziative ed eventi sempre più innovativi e rivolti a tutte le età. Altrimenti il rischio è che i turisti preferiscano trascorrere altrove le loro vacanze, come hanno già iniziato a fare quest’anno, arrecando così un danno importante a tutta l’economia locale”. 

“Eravamo consapevoli che le prime settimane della stagione estiva potessero risultare difficili per via dell’alluvione che ha colpito la Romagna a maggio, ma la musica non è purtroppo cambiata nei mesi successivi – analizzano -. Le strutture ricettive hanno infatti avuto un calo rilevante di prenotazioni, dato che poi ha influenzato le attività di ristoranti, bar, locali e commercianti”.

 
 
 
 
 
 
 
 

Tra le cause – secondo l’opposizione – “c’è una cattiva comunicazione della Regione Emilia-Romagna che, durante l’alluvione, forse per cercare di catturare la solidarietà dei cittadini italiani, hanno fatto passare il messaggio che tutto il nostro territorio fosse distrutto, disorientando i turisti che volevano prenotare e che hanno preferito soggiornare altrove. Inoltre l’offerta degli eventi e delle iniziative comunali come i concerti all’alba o la Serenata delle Zanzare sono sempre gli stessi da diverso tempo. Pur apprezzandone la qualità, serve però ringiovanire un po’ il programma, anche perché è necessario catturare l’interesse di un pubblico un po’ più giovanile rispetto a quello attuale. Qualcuno potrebbe dire che le critiche sono preventive in quanto provenienti dalla minoranza, ma sottolineiamo che prima di noi anche Giuliano Zignani, presidente nazionale del patronato Ital Uil – quindi legato a nessun partito – ha sottolineato queste difficoltà oggettive”. 

Un’amministrazione statica, seduta sui fasti del passato e con pochissime idee per il futuro. “La maggior parte degli eventi internazionali che il Comune si vanta di organizzare in realtà sono realizzati da privati a cui viene dato il patrocinio – proseguono i consiglieri comunali – Sarebbe l’ideale che le autorità locali dessero carta bianca in mano ai singoli imprenditori, abili ad allestire eventi di successo, e coinvolgessero maggiormente le associazioni di categoria che spesso non sanno come e in quale modo vengono investiti i loro soldi”. 

Il calo dei turisti estivi, che hanno invece premiato le località limitrofe di Gatteo a Mare e Savignano a Mare, è dovuto “alle difficoltà che le strutture ricettive hanno trovato nel rinnovarsi e che troveranno ancor di più con il nuovo PUG, che presenta standard particolarmente complicati da seguire. La mancata riqualificazione delle colonie di Ponente ha impedito inoltre al turismo straniero, soprattutto tedesco, di ritornare in maniera ancor più massiccia in città. Il Comune dovrà inventarsi qualche cosa per risolvere questo problema che continua a esserci da diversi anni”. 

E poi ci sono le problematiche sui vincoli di orario per feste e party. “Vietare la musica dalle ore 24 in estate fa sembrare un dormitorio la città, penalizzando i locali e favorisce la movida di altri territori – dichiarano gli esponenti dell’opposizione – Il Comune faccia mea culpa degli errori commessi e organizzi subito una tavola rotonda con tutti i diretti interessati per ascoltare i professionisti del settore turistico e ricevere un parere diretto di chi quotidianamente lavora a contatto con il pubblico e ha la giusta percezione delle richieste dei turisti. Ragionare e ideare strategie a tavolino senza un riscontro tangibile con la realtà porta a campagne disastrose come quelle di quest’anno – concludono Buda Zarrelli, Zamagni – che possono mandare in difficoltà le imprese e le famiglie che vivono di turismo, oltre a togliere appeal al nostro territorio”.

 
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