L’ultimo saluto a Stefano Simoncelli ha segnato un prima e un dopo nella storia culturale di Cesenatico. Purtroppo, davanti a questa pagina bianca, chi scrive non è lontanamente all’altezza di commemorare e descrivere la perdita di un talento come quello di Stefano Simoncelli. E Stefano approverebbe quanto appena letto.



Il sindaco Matteo Gozzoli si è collegato all’epico discorso di Moravia in occasione del funerale di Pasolini quando ha detto…
“È una giornata triste e difficile – ha aggiunto il primo cittadino – ed è difficile trovare le parole. Di poeti in 100 anni a Cesenatico non ne sono nati tanti. Lui è una rarità. Era un poeta, lo è sempre stato glielo si poteva leggere nei suoi occhi e nei suoi modi. Purtroppo il tempo ce lo ha portato via, ma i suoi versi restano. Come resta l’esaltante esperienza della rivista “Sul porto” che ha dimostrato che anche in provincia si possono fare grandi cose”.


Il nutrito parterre di presenti era rappresentato da persone di tutte le età. A documentare la cerimonia c’era Stefano Ferroni, un nome una garanzia.
Le persone, gli amici, i colleghi che si sono susseguiti durante la cerimonia hanno raccontato le diverse sfaccettature di Stefano Simoncelli. Appassionato, sportivo, artista, simpatico, tagliente. Tanti, tutti diversi ma accomunati dal condividere la mancanza di una persona, un poeta che non si può imitare. Come non si trova una perla uguale all’altra.