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I servizi sociali sapevano, ma…

By 26 Febbraio 2015 No Comments

fratelli mortiUna storia che stringe il cuore e lascia l’amaro in bocca per un aiuto mancato e l’indifferenza dei tempi moderni. Così la vita di Maria Adele e Mario Bonini è finita (clicca qui per leggere l’articolo) nella loro casa in via Gianesio Marconi al civico 22. Al buio, senza acqua né riscaldamento.

“Negli ultimi tempi gli avevano staccato tutto, non riuscivano a pagare le bollette – racconta un vicino di casa – tanto che Adele spesso chiedeva in città se qualcuno le poteva regalare candele. Tante volte avevamo segnalato questa drammatica situazione e una delle ultime volte è successo dopo avere visto una sera Adele intorno ai cassonetti della spazzatura vicino al supermercato Conad di Cesenatico…”.

Anche i servizi sociali del Comune di Cesenatico conoscevano questa situazione di degrado: “Qualche tempo fa avevamo ricevuto una segnalazione verbale da un vicino di casa – spiega l’assessore ai servizi sociali Mauro Bernieri – Avevamo quindi inviato alcuni nostri operatori in via Marconi, purtroppo i signori Bonini non li hanno fatti entrare. E’ accaduto per due volte. In questi casi non è facile aiutare chi non apre la porta, a quel punto i nostri mezzi si annullano”.

La famiglia Bonini negli anni ’50 gestiva il bagno Ariston a Cesenatico, poi la madre aprì una pensione a fianco la casa dove vivevano i fratelli Maria Adele e Mario, che insieme a Canzio e Romana avevano deciso di vendere.

Intanto la Procura di Forlì sta valutando se aprire un fascicolo per omicidio colposo.

Va rilevato che agli Enti preposti (Polizia Municipale e Servizi Sociali) sono arrivate rispettivamente zero e una segnalazione, circa lo stato in cui vivevano i due anziani signori. Invece per segnalare le dubbie condizioni di alcuni cani nelle campagne di Sala (clicca qui per leggere l’articolo) ci sono state decine e decine di telefonate.

 

 

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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