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Ispettori in Comune: la parola al sindaco

By 16 Ottobre 2015 No Comments

Il sindaco Roberto Buda e il ragioniere capo Riccardo Spadarelli intervengono sulle dichiarazioni del Pd (clicca qui per leggere l’articolo) e del Movimento 5 Stelle (clicca qui per leggere l’articolo) per i controlli che in queste settimane stanno effettuando in Comune gli ispettori del Ministero dell’Economia.

“L’arco temporale su cui si incentra il lavoro degli ispettori copre 5 anni di amministrazione, a cavallo tra l’attuale e quella passata – spiega il primo cittadino – Il Movimento 5 Stelle e il Pd come al solito per mettere il fumo negli occhi alla gente dicono il falso non conoscendo le cose. Come ho già detto in risposta al consigliere Pd Matteo Gozzoli gli ispettori stanno eseguendo un’ispezione di routine. Sono molto soddisfatto di questo e non vedo l’ora che il loro lavoro porti frutto perché anche io sono curioso di vedere dove ci sono delle cose da migliorare”.

Il sindaco di Cesenatico Roberto Buda

Il sindaco di Cesenatico Roberto Buda

A livello tecnico interviene il ragioniere capo Riccardo Spadarelli che chiarisce cosa sta avvenendo in questi giorni in Comune: “Sono verifiche che dispone il Ministero, ma non sulla base di una segnalazione della Corte dei Conti. Queste verifiche riguardano l’arco temporale del bilancio e l’arco temporale delle gestioni contabili dal 2009 al 2014. Non è sui numeri e sui risultati assoluti, ma sulle procedure sia di formazione dei bilanci, di approvazione, di imputazioni di certe spese e anche sulla cosiddetta contrattazione decentrata che è l’istituzione dei fondi che vengono destinati alla produttività o al salario accessorio dei dipendenti”.

Una verifica dunque sulle procedure non sui risultati di bilancio positivi o negativi e sull’opportunità di aver previsto certe entrate o certe spese: “Non è una visita della Corte dei Conti come è stato erroneamente indicato – continua Spadarelli – E’ stata associata con dichiarazioni pubbliche questa visita a una deliberazione della Corte dei Conti emessa a fine maggio e consegnata qualche giorno fa ai consiglieri comunali, quando in realtà non c’è nulla di attinente”.

Un aspetto, questo, che è emerso anche nell’ultima commissione che si è riunita qualche giorno fa e nel corso della quale i consiglieri sono stati informati: “Nonostante i fatti sono completamente slegati, le informazioni che sono circolate a seguito della riunione risultano falsate – continua il sindaco – Nella forma e nella sostanza sono due cose ben separate nel modo e nella forma. La documentazione relativa a quella delibera della Corte dei Conti era del tutto sconosciuta agli ispettori, è stata l’amministrazione a porre l’attenzione anche su questo aspetto, per garantire la massima trasparenza e collaborazione nei rispettivi compiti e funzioni. La confusione che fanno tra Corte dei Conti, revisori dei conti e ispettori del Ministero è fatta apposta per confondere la gente”.

“La Corte dei Conti segnala delle problematiche legate allo sforamento del Patto di Stabilità del 2012. L’amministrazione ha deciso questo volutamente perché avremmo messo in crisi le imprese del nostro territorio – precisa il sindaco Buda – Perché sforare volutamente? Abbiamo deciso di pagare i debiti alle imprese che l’amministrazione precedente non aveva pagato, per più di 7 milioni di euro, con la conseguenza che non avremmo rispettato il Patto di Stabilità. Abbiamo così ridotto lo stipendio di consiglieri, sindaco e assessori del 30%. Io per primo per un anno ho preso 6mila euro in meno e sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto. La Corte dei Conti ci segnala che non è stato rispettato il Patto di Stabilità ma lo sapevamo tutti. Le minoranze oggi si stracciano le vesti?”.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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