In accordo all’autorizzazione ricevuta con determinazione 4917 del 30 marzo 2016 dalla Direzione Generale Agricoltura della Regione Emilia Romagna, nel 2016 verrà attuato il Piano di Controllo della popolazione del Gabbiano Reale, realizzato dal Comune di Cesenatico e sostenuto dall’assessore Pier Luigi Donini.
“Il piano sarà coordinato dalla Polizia Provinciale di Forlì-Cesena in base alle segnalazioni preventive pervenute all’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Cesenatico e da questo sottoposte alla Polizia Provinciale – spiega l’assessore Donini – Gli interventi, per i quali il Comune di Cesenatico ha stanziato la somma di 6.100 euro, verranno effettuati tramite operatori autorizzati e in possesso di idonea formazione (coadiutori), nel rispetto delle vigenti normative in materia di sicurezza e per quanto riguarda lo smaltimento del materiale eventualmente rimosso, con il coordinamento della Polizia Provinciale. L’iter procedurale e le modalità operative possono essere attivate su richiesta di intervento all’URP da parte del proprietario, da chi esercita il diritto d’uso, o dall’amministratore condominiale”.
Il periodo di intervento dovrà essere circoscritto a una fase precoce della nidificazione, ovvero fin da ora, per concludersi entro il 30 giugno. “E’ evidente che l’intervento tempestivo dei cittadini sarà elemento fondamentale ai fini della buona riuscita del piano, dal momento che, una volta schiuse le uova e in presenza di pulli, non sarà più possibile procedere alla rimozione del nido”, continua Donini.
“Trattandosi di specie protetta, il Comune non può praticamente fare nulla oltre a quanto sopra indicato, se non fornire norme comportamentali a cui tutti i cittadini dovrebbero attenersi per contrastare il problema, in particolare evitare forniture di cibo in quanto meno cibo=meno individui – conclude l’assessore Donini – E’ bene evitare che i gabbiani diventino troppo confidenti; è buona pratica ad esempio non dare cibo durante le traversate o le gite in barca”.
Cosa può fare il cittadino. Può segnalare all’URP la presenza di nidi, richiedendo tempestivamente l’intervento dei coadiutori; può altresì segnalare all’URP la presenza di gabbiani morti o feriti, ai fini del loro recupero; dovrebbe comportarsi attenendosi alle norme indicate dall’Amministrazione come misura preventiva nella lotta ai gabbiani.
