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saffiSaffi, l’odissea continua. La notizia della rinuncia a 135mila euro per la sicurezza della scuola messa nero su bianco ha suscitato scalpore in città (leggi qui la notizia). E’ già partito il balletto dello scaricabarile, intanto il sindaco Matteo Gozzoli ha confermato quanto anticipato da livingcesenatico e aggiunge carne al fuoco.

Il primo cittadino non mette in dubbio il ritorno degli alunni nella scuola “2 agosto 1849”, la Saffi. «E’ una scelta obbligata – commentato – vista la situazione di bilancio e visto il fatto che quest’anno è già il quarto anno che le classi sono ospitate in maniera provvisoria presso la colonia “Erminia”. Doveva essere una situazione provvisoria e invece a tre anni di distanza non ci sono risorse per il nuovo polo e nel frattempo non si è proceduto a mettere in sicurezza la ex scuola di via Saffi».

Come anticipato, l’edificio della scuola “2 agosto 1849” nelle tabelle regionali per la messa in sicurezza degli edifici risulta essere oltre il 200esimo posto. Fuori dalla graduatoria di finanziamento. «Tradotto significa che poi quell’edificio non è poi così insicuro, anzi per esempio il palazzo comunale è peggiore dal punto di vista sismico rispetto alla scuola».

Il sindaco Matteo Gozzoli

Il sindaco Matteo Gozzoli

Come pensate di arginare la mancanza dei fondi statali?

«Avevamo messo in conto che quei 135mila euro potessero essere persi. Quello che l’assessore Montalti e tutta la Giunta hanno tentato fin dall’insediamento è stato reperire tutta la documentazione e tentare di recuperare quella somma. Purtroppo il Ministero a seguito della comunicazione dell’ex dirigente Foschi ha destinato ad altri comuni quella somma, una beffa vista la situazione economica dell’Ente. Valuteremo il da farsi, ora la priorità per noi è mettere in sicurezza quell’edificio e poi capire se ci sono responsabilità. La somma a bilancio è attorno ai 350.000, con quella contiamo di rimettere a norma il solaio che aveva criticità e le scale».

Per caso è cambiata la destinazione d’uso della Saffi?

«Non ci risulta che sia stato fatto un cambio di destinazione d’uso dell’edificio».

Escludete di “correre” per le vie legali?

«Non escludiamo nulla. Stiamo valutando la documentazione, al momento abbiamo come obiettivo primario partire con i progetti di messa in sicurezza, poi scatteranno anche quelle verifiche».

Le verifiche circa la vulnerabilità nelle scuole a che punto è?

«Le verifiche effettuate da Massari sulle restati scuole sono state consegnate nei tempi (ma dopo numerose proroghe, ndr), prima di Ferragosto. Ora gli uffici controlleranno le pratiche per capire il grado di approfondimento delle verifiche. In ogni caso abbiamo già destinato 30.000 mila euro per le verifche approfondite sulle scuole che risulteranno più critiche. Ricordo che nell’incarico affidato a Massari non era prevista la verifica dei materiali (come anticipato dalla redazione in questo articolo, ndr)».

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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