Il segretario nazionale della Lega Nord Romagna, Jacopo Morrone
«Un minestrone indigeribile, una commistione inaccettabile di consiglieri del Pd e della cosiddetta opposizione, incomprensibile per gli elettori contribuenti che hanno votato, a suo tempo, candidati in liste del centro destra che oggi si ritrovano a braccetto con i loro avversari di sinistra nelle liste per il rinnovo dei 12 consiglieri nella Provincia di Forlì-Cesena».
Con queste parole Jacopo Morrone, segretario nazionale della Lega Nord Romagna, getta benzina sul fuoco su una miccia già innescata a Cesenatico, dove «Lina Amormino, ex Forza Italia, eletta nella lista civica di Roberto Buda, ex sindaco di Cesenatico, capeggia una lista di sinistra, insieme a esponenti di spicco del Partito Democratico, come il sindaco Matteo Gozzoli e il segretario Pd Mario Drudi. Si tratta solo di un esempio – chiarisce Morrone – ci sono infatti altri eletti come Valerio Roccalbegni (sindaco di Modigliana) e Roberto Fabbri capogruppo di maggioranza a Meldola o eletti in liste civiche in contrapposizione al Pd, come Roccalbegni o Fabbri che non hanno capito, in buona o mala fede, dove vanno ad accasarsi e a chi portano i loro consensi».
Di fatto questa situazione nasce con la creazione di una lista unica di centro destra e centro sinistra, nella quale sono confluiti nomi di consiglieri delle due appartenenze politiche. Ma la Lega non ci sta. «Noi della Lega Nord non ci stiamo ai giochini delle segreterie del Pd e puntiamo a fare opposizione, oltre a verifiche e controlli puntuali nell’attività dei vertici provinciali, con la lista alternativa, “La Provincia di Forlì-Cesena per la Romagna”, che abbiamo proposto insieme ad altri esponenti del centro destra e di liste civiche». E proprio in questa lista è presente il consigliere comunale di Forza Italia a Cesenatico, Antonio Tavani. Una lista nella quale però l’ex assessore di Cesenatico Lina Amormino difficilmente sarebbe stata accettata visti i trascorsi guerriglieri in campagna elettorale nati tra l’ex sindaco Buda e gli ex alleati Lega Nord e Forza Italia.
Ricordiamo che alle elezioni della Provincia non votano i cittadini ma i consiglieri comunali e si confrontano tre liste: due unitarie con esponenti di diversi partiti, una di centrodestra voluta dal Carroccio.
Insomma a Cesenatico non si sono fatte attendere le polemiche da parte di alcuni esponenti di Forza Italia, sul nome di Lina Amormino inserito nella lista unica come capolista solo per motivi di ordine alfabetico. «A Cesenatico la lista civica è un opposizione non credibile» e ancora «Stiamo parlando di una classe politica che a Cesenatico ha fallito, hanno talmente aumentato le tasse in 5 anni che paradossalmente il Pd adesso non ha più spazio di manovra per aumentarle ancora», i commenti sono numerosi su Facebook «Non avevo alcun dubbio che andasse così, fare carriera è l’obbiettivo principale, poi forse viene Cesenatico».
Anche l’ex candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, Alberto Papperini, grida «all’incredibile inciucio tra Pd e PdL». Immediata la smentita da parte dell’ex sindaco Roberto Buda. «La lista non è legata ai partiti, ma a un territorio (quello cesenate). L’elezione come consigliere provinciale è legata alla propria città e non al proprio partito. Quindi Lina Amormino non è candidata in una lista del Pd, ma in una lista di consiglieri comunali del territorio cesenate. La polemica quindi non esiste».
