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Oltre a Marco Pantani, da quest’anno nel giorno di San Valentino, Cesenatico ricorda anche Steven Babbi, il giovane di Bagnarola scomparso un anno fa – a soli 24 anni – per una grave forma di tumore che colpisce le ossa (il sarcoma di Ewing).

La sua storia ha commosso tutta la nostra comunità e, ancora oggi, in tantissimi ne ricordano il coraggio, la dignità e, soprattutto, quel sorriso che, nonostante la sofferenza, dimostrò durante tutta la sua drammatica malattia che concluse, come tanti, all’Irst di Meldola.

Dipendente della Siropack, che con lui si comportò con encomiabile generosità pagandogli lo stipendio anche quando non avrebbe dovuto, Steven fu ricevuto anche dal presidente della Repubblica Mattarella (nella sua bara riposa con lo stesso vestito scuro indossato in quell’occasione speciale).   

Nel 2017 fu al centro di un caso nazionale (di cui si occupò anche Le Iene) quando l’Inps gli sospese l’indennizzo in busta paga perché aveva superato i sei mesi di assenza dal lavoro. E, grazie a lui, è partita una grande iniziativa popolare ed istituzionale che punta a cambiare la legge che sospende lo stipendio a tutti i malati di cancro.

Nel suo manifesto funebre la famiglia lo aveva definito un “grande guerriero” ed anche i colleghi di lavoro di Steven avevano affisso un manifesto con una breve quanto significativa frase: “Ha amato la vita fino all’ultimo istante e noi non abbiamo potuto fare a meno di amarlo, arrivederci Guerriero”.

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