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Pasini Ravaglia

Alex Ravaglia, imprenditore agricolo e operatore agrituristico di Sala di Cesenatico e Giacomo Pasini, avvocato di Longiano residente a Cervia, si candidano insieme alla carica di consiglieri indipendenti di Romagnabanca. Sul piatto ci sono le elezioni suppletive indette per sostituire i due componenti dimissioni del cda, Patrizio Vincenzi e Elmo Maraldi facenti capo alle zone di Sala-Cesenatico-Gambettola-Gatteo-Cervia.

Anche quest’anno l’assemblea ordinaria, convocata per il 14-18 maggio, non potrà essere in presenza. I 4.000 soci di Romagnabanca potranno votare dal 3 al 12 maggio recandosi personalmente in qualsiasi filiale oppure inviando una pec al rappresentante designato, il notaio Bernardi Fabbrani di Rimini.

Discontinuità rispetto le scelte calate dall'alto

Alex Ravaglia
 
 
 
 

Ravaglia e Pasini, cosa vi spinge a candidarvi senza il sostegno del consiglio in carica?

“Il nostro incontro è stato casuale, abbiamo raccolto l’istanza dei tanti soci del territorio da cui proveniamo che ci hanno sostenuto ed aiutato a raccogliere in pochi giorni le firme necessarie a presentare le rispettive  candidature. Poi abbiamo deciso di fare squadra insieme. Non siamo animati da spirito di contrapposizione rispetto al consiglio in carica ed ai suoi candidati designati, vero è che ci poniamo in segno di discontinuità riguardo ad una scelta calata dall’alto. Entrambi siamo profondamente legati alle nostre origini, ai territori riuniti dalla nostra banca, e crediamo nel giusto equilibrio fra tradizione ed innovazione”.

Le poltrone non ci interessano

Giacomo Pasini

Cosa vi proponete di fare nel caso in cui veniste eletti nel cda di Romagnabanca?

“La nostra idea ovviamente è quella di collaborare con gli altri consiglieri per il bene della banca, una banca di credito cooperativo dove il socio cooperatore deve tornare al centro del progetto. Il nostro obiettivo è quello di avvicinare sempre più la banca ai soci e i soci alla banca, vogliamo essere i portavoce genuini delle loro istanze senza filtri ma soprattutto senza secondi fini. Entrambi svolgiamo due lavori molto impegnativi e non abbiamo di certo l’obiettivo di accomodarci su una poltrona per farne un mestiere, non ci interessa.

Come pensate di attuare la vostra “ricetta”?

“Abbiamo idee giovani, sostenibili, anche sotto il profilo etico e ambientale, legate agli ideali del risparmio e dell’investimento oculato. Perchè il benessere e il profitto, che giustamente anche una banca di credito cooperativo deve perseguire, abbiano ricadute positive e tangibili sulle persone e sulle aziende del territorio”.

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Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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