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L’ultimo post del sindaco, di cui vi avevamo parlato ieri (leggi qui) è diventato virale. In un giorno si contano ben oltre 5500 commenti (troll e fake compresi). Di qua o di là; il fronte è netto, non ci sono terze vie. E a quanto pare non tutti condannano la violenza delle ore scorse a Roma contro la sede della Cgil e il Pronto Soccorso dell’Umberto I. Non manca chi dalla sua scrivania o cellulare esalta chi ha firmato gli scontri gettando fango su una manifestazione, quella nopass di Roma, pacifica, partecipata e più che legittima.

5000 commenti, uno spaccato dell’Italia, in cui, come è facile intuire pullulano esperti di tutto: dalla gestione dell’ordine pubblico della capitale al giornalismo con un’incursione nel revisionismo storico e nelle guerre medievali. Le guerre puniche forse non erano così immediate.

 
 
 
 

La regola non è scritta, ma è diventata prassi. Rileggere e a volte reinterpretare i fatti e la storia in base a cosa più conviene pur di avere la meglio nel battibecco dei social. Tra questi anche il Diario di Anna Frank. Immancabile infatti la diatriba fascisti contro comunisti condita da insulti vari. Stesso tenore, nuova matrice.

Ma viene da chiedersi se non sia anche conseguenza di uno stato che ha comunicato poco e male le proprie decisioni lasciando spazio a teorie autoproclamatesi verità e spesso a tesi complottiste del “è tutto pilotato”. Uno stato forse percepito da tanti come bastonatore che non elargisce “brioches” per accontentare la folla vessata da tasse e mancanza di lavoro in una ripartenza che non è certo in pianura.

Pullulano nei commenti anche tesi tanto care alle manifestazioni di piazza degli anni di piombo, e non solo, con ipotetici agenti infiltrati per deviare una manifestazione pacifica. Tesi plausibile in cui si auspica che le forze dell’ordine facciano chiarezza. Per ora, le divise hanno avuto gioco facile nel fermare il leader del movimento #ioapro che non ha perso occasione di andare in diretta facebook mentre era all’interno della sede appena divelta della Cgil.

Leggendo decine e decine di commenti in calce al post del sindaco Matteo Gozzoli viene però da chiedersi quanto lo stato abbia sottovalutato la reazione del popolo all’imposizione del green pass obbligatorio anche nei luoghi di lavoro dal 15 ottobre. Una domanda che apre ad un’altra serie di quesiti tra cui quello di chi si chiede quanto senso di realtà abbia chi sta nella stanza dei bottoni.

Forse “basterebbe” leggere questi commenti per capire quanto la scorciatoia che porta alla chiusura di Forza Nuova sarebbe pura e mera propaganda.

Intanto questa sera, lunedì, a Cesenatico ci sarà una nuova manifestazione no pass. Non è la prima e nelle passate edizioni non ci sono mai stati disordini o screzi.

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Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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