Cervia corteggia Cesenatico, ma per il momento il feeling non si può concretizzare. Almeno è questo quello che emerge dalle parole del sindaco di Cervia, Luca Coffari, che interviene sull’Unione dei Comuni e sulla legge regionale 21.
Il sindaco di Cervia Luca Coffari
“Scriveremo alla Regione per cambiare i confini delle Unioni dei Comuni – spiega Coffari – per Cervia l’unica possibilità al momento è con Russi o con Ravenna. Infatti la legge regionale 21 obbliga a costituire Unioni fra Comuni solo all’interno delle Province e nel caso di Cervia solo con Russi o con Ravenna, che essendo già capoluogo non ha nessun obbligo”.
“Ad adempiere a questo obbligo nornativo mancano pochissimi Comuni in Regione tra cui Cervia che rischia, non rispettando questa disposizione, una riduzione di sovranità su future competenze come quelle delle Province in via di dismissione e mancati trasferimenti – continua il sindaco di Cervia – Nei prossimi giorni ne discuteremo e stiamo facendo le oppurtune valutazioni politiche e tecniche, ma al momento la legge consente per la nostra città solo queste scelte: diventare di fatto un quartiere di Ravenna oppure fare un’unione transitoria con Russi, in modo snello, a costo zero così da mantenere sovranità, partecipare a finanziamenti e ripartizione di deleghe oltre che rispettare la legge regionale”.
Transitoria perché probabilmente non sarà la scelta definitiva, “infatti vogliamo chiedere alla Regione di modificare i confini di questi ambiti permettendo di fare unioni stabili tra Comuni con esigenze più simili. Anche perché gli ambiti attuali sono disegnati su confini provinciali che stanno per scomparire e come territori da tempo ragioniamo di Area Vasta e distretto turistico della Romagna”.
La grande alleanza con Cesenatico in campo turistico, insomma, dovrebbe essere solo rimandata. Superato il campanilismo che ha diviso per anni le due città, ora solo l’unione fa la forza.
