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Diario di Attilio – Cap V – “La fame insegna il rischio”

By 10 Febbraio 2015 Gennaio 18th, 2022 No Comments

La lotta per la sopravvivenza di Attilio, soldato della seconda guerra mondiale finito in mani tedesche è raccontato dal suo diario concesso dai figli Mauro e Giulio.

A questo link il capitolo precedente – a questo il primo capitolo.

Cap V

La fame insegna il rischio

“Strada facendo trovai un italiano di nome Sileni Fausto di Borgo di Tossignano di Imola e dividemmo insieme il buono e il cattivo. Quando alla sera ci fermavamo per riposare dopo tanti chilometri nelle gambe, veniva consegnato ad ogni compagnia un po’ di pane e margarina oppure salame. Una persona con una coperta andava a ritirare questa merce che era sistemata dentro a dei carri e distribuita da guardie armate!

Una faceva la consegna, una stava sopra al carro e l’altra stava attorno perché nessuno rubasse qualcosa. Ma la fame insegna anche il rischio, infatti io in persona riuscii a rubare tre di quei filoni di pane mentre la guardia si era girata. Li portai dall’amico Sileni nascondendo tutto dentro i nostri zaini. Immaginate la sua sorpresa? Per un po’ di giorni avevamo abbastanza di che mangiare.

In queste lunghe marce ogni tanto si vedeva qualcuno sfinito dalla fatica e dal freddo fermarsi sul ciglio della strada impossibilitato a proseguire; veniva abbandonato alla sua sorte. Queste marce duravano quarantasette giorni essendo partiti il 27 gennaio 1945 fino al 4 marzo arrivando in una zona montagnosa dove c’erano due baracche di legno senza reticolati. Qui fummo consegnati ad un ufficiale francese e a sua moglie che collaboravano con i tedeschi. Le guardia sparirono e non le vedemmo più.

Qui nella notte, due o tre andavano in giro per i monti a cercare qualcosa da mangiare. Si trovavano solo barbabietole, ma non quelle da zucchero bensì quelle che servivano per le bestie. Appena mangiate non si faceva altro che correre in bagno per non avere sorprese. Il tempo c’era perchè qui non si lavorava più”.

(continua…)

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

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