Si è svolta nei giorni scorsi una complessa operazione di polizia marittima con controlli lungo la filiera ittica in tutta la Regione Emilia Romagna, disposta e coordinata dalla Direzione Marittima di Ravenna. Ha portato al raggiungimento di risultati importanti sia dal punto di vista della tutela del consumatore che della conservazione delle specie ittiche.

Per quanto riguarda il territorio della Provincia di Forlì Cesena i controlli sono stati effettuati dal personale della Guardia Costiera di Cesenatico, i quali hanno elevato sanzioni per oltre 22mila euro. Tra le operazioni degne di nota si evidenzia il sequestro, effettuato in collaborazione con il personale sanitario della Ausl di Cesena, di un intero stabilimento per la lavorazione di alimenti, in prevalenza pesce, nelle campagne tra Cesenatico e Cesena. Nel corso del sopralluogo presso il deposito, infatti, è stato riscontrato che il titolare della ditta operava da qualche mese in assenza delle previste autorizzazioni/certificazioni sanitare, mettendo così a repentaglio la salute di molti cittadini.

Nel deposito, infatti, oltre all’attrezzatura ed ai macchinari, sono stati sequestrati dagli ispettore oltre cinquemila chili di pesce vario (cozze, gamberi, calamari, rombi, oltre a preparati misti per sughi già pronti e per condimenti, tutti a base di pesce), tutto trattato e lavorato nel deposito in assenza di ogni forma di controllo e di certificazione. I controlli nel porto di Cesenatico, poi, hanno portato alla denuncia di un cittadino extracomunitario, sorpreso a commerciare pesce in banchina, e risultato poi privo di regolare permesso di soggiorno: nei confronti del malcapitato è stata elevata apposita denuncia all’Autorità Giudiziaria, e contestualmente gli è stato notificato un provvedimento di espulsione emesso dalla Prefettura di Forlì.

Serrati i controlli effettuati anche in mare, dove sono stati sequestrati, nelle sole acque antistanti la costa di Cesenatico e Gatteo, ben 47 attrezzi da posta posizionati illecitamente in zone vietate.