Rossi: “Troppi problemi insoluti per i nostri agricoltori”

Ieri mattina sono stato nella sede provinciale di Coldiretti dove ho preso un caffè con il direttore Cleto Malara. Con lui ho approfondito alcune importanti tematiche sempre più attuali sul mondo dell’agricoltura regionale.

E’ un settore che, come già detto, vive una crisi strutturale e che, anche nella nostra provincia, deve affrontare preoccupanti criticità. Negli ultimi 5 anni, tanto per citare qualche dato, le imprese agricole nella nostra provincia sono calate di quasi un 20% senza alcun ricambio generazionale.

Tema centrale rimane il basso prezzo di vendita e quindi i margini operativi sempre più risicati che, anno dopo anno, hanno finito per togliere sostenibilità economica a gran parte delle imprese agricole. I costi aumentano, crescono burocrazia ed imposte e la marginalità si riduce drasticamente.

I cosiddetti “mercatini del contadino” che, in questi anni, hanno ravvivato tante località romagnole, ha permesso a molti produttori agricoli del territorio – grazie anche alla vendita diretta – di alzare leggermente la soglia dei guadagni. Ma questo è, e resta, un palliativo che non può rianimare l’intero comparto dell’agricoltura regionale. Accanto a queste iniziative a “km 0”, servirebbe infatti una capillare strategia promozionale rivolta ai consumatori che la Regione, in questi anni, ha garantito in maniera troppo estemporanea

Il problema è che manca una vera politica di Distretto e di sistema agricolo come visione.

Allo stesso modo, la risposta dell’ente regionale sull’emergenza della ‘cimice asiatica’ non è stata certo tempestiva ed il ritardo di molti interventi ha fatto lievitare la conta dei danni.

E perplessità aleggiano anche sull’importantissimo PSR (Il piano di sviluppo rurale) che prevede sovvenzioni sostanziose per il comparto agricolo. Oltre a destinare nel modo più equilibrato e mirato questi finanziamenti, la Regione ha il dovere di indicare alle aziende agricole i vettori d’investimento più lungimiranti, incentivando le politiche di sviluppo più remunerative”.

Andrea Rossi (candidato al consiglio regionale con la lista civica Borgonzoni)