È un rito sempre emozionante. Si riapre il periodo di pesca dopo il fermo biologico di oltre 30 giorni. I pescatori dello strascico possono così tornare in mare a fare il loro mestiere: cercare e cacciare il pesce. Sono oltre venti i moto pescherecci che ieri sera hanno sfilato fuori dal porto gettandosi nel buio del mare che non dorme mai. Uno spettacolo che fa capire quanto sia piccolo l’uomo rispetto la natura.
“È sempre un momento emozionante – ha detto Mario Drudi della Coop. Casa del Pescatore – anche perché in questo periodo di stop le barche sono state tirate a lucido. Peccato che nel corso degli anni la riduzione del loro numero abbia accorciato quella che, tra virgolette, è la processione del ritorno in mare”.
“Usciremo in mare con la speranza che ci sia tanto pesce – ha detto Andrea Tosi del Calimero – speriamo di prendere tutte le qualit°: mazzancolle, gamberi, qualche seppiolina, canocchie, sgomberi…”.
“Il ritorno in mare è sempre un’incognita – ha aggiunto Claudio del Martin Pescatore – e anche un’emozione tanto che manca più di un’ora al via, ma siamo già tutti qui pronti per partire”.
“Come faccio a spiegarti cosa si prova a tornare in mare – ha detto Antonio del Zamu – un pescatore deve andare in mare. Ho provato a fare altri lavori, ma un pescatore deve pescare”.
[AGGIORNAMENTO DELLE 12]
I pescherecci che sono usciti domenica sera a mezzanotte hanno iniziato a far rientro in porto intorno alle 12. Orario utile per sbarcare il pesce e riporlo sotto il loggiato del mercato per l’asta all’aperto (da vedere) delle 13.30. Il battitore del mercato fa il prezzo in base alla volontà dell’armatore e procede al ribasso finché il più veloce degli acquirenti non blocca il prezzo.
Sembra che il rientro in mare abbia colmato almeno in parte l’aspettativa di abbondanza di pesce, a detta di un paio di comandanti ci sono “molte meno triglie rispetto anno scorso”, una carenza a cui ha fatto da contro altare l’abbondanza di canocchie.
