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“Siamo in porto con tutte le vongole morte. Dopo le ultime mareggiate doveva essere un buon momento per la pesca, invece sono tutte morte”. A lanciare l’allarme alcuni pescatori di Cesenatico capitanati da Manuel Guidotti. “Non mi era mai successa una cosa del genere in dieci anni di pesca delle vongole”. E ora? “Oggi come oggi non abbiamo soluzioni, ci tocca fermare la pesca. Il danno economico non è quantificabile”.

Le vongolare di stanza a Cesenatico sono 11  e i pescatori hanno creato, con i fondi europei, due aree di ripopolamento per il novellame al largo di Tagliata e di Milano Marittima, ma anche su quel versante pessime notizie. “Siamo andati a fare sopralluoghi ma i tassi di mortalità sono alti”. L’appello è rivolto al Ministero per eliminare il confine tra compartimento di Ravenna e Rimini dove la situazione pare più positiva. Sulla banchina del porto vicino al mercato del pesce si è recato anche il sindaco Matteo Gozzoli per capire la situazione da vicino, presente anche la Guardia Costiera. Le richieste di alcuni pescatori sono state rivolte anche ai Carabinieri e al reparto forestale affinché possano controllare anche lo stato dei fiumi e eventuali sversamenti illeciti e non solo la pezzature delle vongole.

Raul del Tenente ha un’idea ben precisa. “Dal 22 con tutto il pesce morto della spiaggia abbiamo pensato che qualcosa non andasse, che fosse solo anossia? Al Savio moria totale delle vongole e con quel che resta non possiamo vivere. Oggi il sig Bonaccini potrebbe darci una risposta, un segno incisivo di interesse perché in questo settore lavorano 50 famiglie che hanno bisogno di mangiare a fine mese. Le imbarcazioni hanno già 8 mesi nel 2019 di fermo e non riusciamo a sopperire a un altro disastro. Non chiediamo soldi perché siamo abituati a lavorare, ma ci vorrebbero delle proposte e non più un lavarsi le mani tra Regione e Ministero. Le mani me le sono lavate io dopo aver toccato le vongole che tra un po’ dovevo buttare via anche quelle (le mani, ndr) dalla puzza”.

Situazione non troppo diversa viene segnalata da un peschereccio che pratica pesca a strascico. “È un disastro, pesce marcio morto ovunque, fondo fradicio – segnala – c’è qualcosa nell’acqua che non va a Cesenatico, anche a Porto Garibaldi è un disastro. proprio a Porto Garibaldi mi segnalano che è morto tutto il pesce anche nei canali”.

“Da subito abbiamo notato qualcosa di strano – commenta un altro pescatore di lungo corso – il 50 per cento in meno del pescato. Oggi siam tornati per un breve tratto a 12 miglia dalla costa dal Savio e Ravenna e il mare era bruciato, non vi era pesce”.

Sull’argomento consigliamo la lettura di questo articolo con la situazione del Mercato Ittico di Cesenatico. Intanto l’ultimo bollettino pubblicato su Arpae dalla Daphne, che potrebbe fare chiarezza sulla situazione, è di una settimana fa…

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Alessandro Mazza

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