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Il segretario comunale Pd Mario Drudi

Il segretario comunale Pd Mario Drudi

Sulla questione Imu/piattaforme interviene anche Mario Drudi del Pd a poche ore di distanza dal post dell’ex sindaco Roberto Buda (leggi qui). «Il versamento da parte dell’Eni, della somma di 2,5 milioni di euro al Comune di Cesenatico (leggi qui), relativa al contenzioso in essere sul tema di ICI e IMU per gli anni compresi dal 2011 al 2015, sta scatenando, come del resto era prevedibile, una valanga di prese di posizione, a cui vengono appiccicate considerazioni su altri temi della vita amministrativa della nostra città, che meritano alcune puntualizzazioni/ considerazioni».

«Nessuno ha mai detto, che non si doveva cercare di incassare Ici e Imu dalle società petrolifere. Aggiungo, che un amministrazione che non l’avesse fatto, avrebbe potuto essere chiamata in causa per avere procurato un danno erariale all’ente amministrato. Il vero e unico motivo del contendere, è sempre stato e lo è ancora, che pareggiare il disavanzo 2015 e il bilancio 2016, come voleva fare la precedente Amministrazione , con soldi non disponibili e soprattutto oggetto di un lungo e controverso contenzioso, era e lo sarebbe anche oggi, espressione di una gestione irresponsabile, ai limiti del demenziale della nostra città».

«Il versamento eseguito dall’Eni, unito al secondo pronunciamento della Cassazione, rappresentano fatti positivi che fanno ben sperare per il futuro. Il Collegio dei Revisori ha già invitato formalmente l’Amministrazione Comunale a non spendere le somme recentemente incassate, perché oggetto di un contenzioso che deve essere ancora esaminato e dibattuto in Commissione Tributaria. Chi parla di ingratitudine nei confronti di chi si è impegnato in passato su questa materia, mente sapendo di mentire, dal momento che ieri sera in Commissione, proprio su questo tema, sono stati ringraziati pubblicamente i soggetti tecnici e politici che a tale riguardo si sono spesi».

Drudi risponde anche agli altri punti avanzati da Roberto Buda, uno di questi riguarda il consigliere Pd Mughetti che ha scelto di rinunciare all’incarico (leggi qui).«Se un consigliere comunale si dimette perché per motivi personali e/o professionali, si rende conto di non riuscire ad assolvere in modo adeguato alla propria funzione, a mio avviso va apprezzato per il suo senso di responsabilità e la sua onestà intelluale. Un gesto ancor più apprezzabile se in seguito a tali dimissioni, diventerà consigliere un giovane bravo e pieno di entusiasmo come Alberto Ricci».

Conclude ribattendo anche sul tema dei rapporti tra Comune e sindacati con al centro la Polizia Municipale (leggi qui). «E’ vero che Cgil, Cisl e Uil hanno espresso critiche riguardo alle modalità di gestione, peraltro organizzata dal Prefetto, della vertenza sindacale che coinvolgeva il corpo della Polizia Municipale, ma è pure vero che una annosa questione mai risolta dai precedenti amministratori, ha finalmente imboccato la strada che porta alla soluzione del contenzioso».

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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