Termina l’elenco un luogo carico di fascino e potenzialmente molto rilevante dal punto di vista storico. Vorrei infatti accompagnarvi a passare il Rubicone di Cesare… rimanendo a Cesenatico. Riporta Bruno Ballerin nel suo libro “Lo Strato Antropico” di un saggio pubblicato nel ’54 da Paul Aebischer, storico svizzero, su una rivista specializzata. Lo studio partiva dalla Tavola Peutingeriana, mappa di epoca romana, per analizzare la strada che costeggiava l’Adriatico percorsa anche da Cesare del celebre 49 a.C., in particolare concentrandosi sulle distanze in miglia riportate tra le città di Ariminum, Ravenna e il fiume Rubicone posto tra esse.
Ebbene la stazione “Rubico” viene posta a 12 miglia (circa 18 km) da Rimini e a 25 miglia (circa 37 km) da Ravenna. Incrociando le mappe e le distanze, tale Aebischer ha verificato come l’incrocio tra la strada e il Rubicone ricada in modo estremamente preciso e con una coincidenza a dir poco sorprendente sul Ponte Rosso. E riporta Ballerin di come, ulteriore coincidenza che Aebischer non poteva conoscere, la via San Pellegrino (tratto di strada coincidente con quella della Tavola) un tempo effettivamente tirasse dritto in direzione Ponte Rosso per poi proseguire verso Rimini. E’ vero come nei secoli alcuni tratti dei letti dei fiumi Pisciatello, Rigossa e Rubicone siano stati deviati a seguito di eventi naturali, ma è anche vero il fatto che le distanze della Tavola Peutingeriana siano un riferimento storico inamovibile e inopinabile.
L’elenco è stato breve ma, spero, significativo del fatto che vi siano tante storie nascoste dietro a luoghi e opere presenti a Cesenatico; storie che aspettano solo di riaffiorare dalla memoria e di essere raccontate.
a cura di Gianni Briganti
FINE
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