Il 2020 passerà alla storia per l’anno della pandemia Covid-19. Un anno con tanti dolori e privazioni, pochi i momenti di leggerezza e divertimento.
Ma quali sono state le notizie più lette nel 2020 sulle pagine di Living Cesenatico? Quali sono stati gli argomenti che hanno interessato di più i nostri lettori? Con le nostre notizie più lette vogliamo ripercorrere un anno tutto particolare, concentrato sì sul Covid, ma anche su altre notizie che ci hanno fatto distrarre la mente.
- Al primo posto della classifica non poteva non esserci il turismo, in un periodo – aprile 2020 – quando ancora la stagione estiva per Cesenatico era ancora un grande punto interrogativo per la pandemia Covid-19. E così si parlava di un un turismo “light”, senza ricettività. La classica vacanza da pendolari da week-end, un “mordi e fuggi”.
- E sempre del mese di aprile – dopo un lockdown serrato – si aveva voglia di ripartire. Ecco allora il piano di riaperture proposte dall’Emilia Romagna.
- Un altro tema da sempre caro a Cesenatico: il Pirata, questa volta con le rivelazioni di Mario Cippollini in visita alla tomba di Marco Pantani, nel mese di agosto.
- Si torna poi al turismo con l’intervista al presidente degli albergatori Adac, Giancarlo Barocci, quando in aprile spiega per quale motivo gli albergatori di Cesenatico pensavano di non aprire le loro strutture per l’estate 2020.
- Anche a Cesenatico ci sono state prove tecniche di disobbedienza civile contro le regole Covid-19, per la verità che hanno riscosso poco successo. Si è partiti con una manifestazione da parte degli operatori, commercianti, ristoratori… sotto il Comune e… la disobbedienza è terminata poche ore dopo!
6. Sarà stata la noia, il nome un po’ particolare, sta di fatto che una delle notizie più lette del 2020 è l’arrivo a Cesenatico dei “denti drago”!
7. Si torna poi su Marco Pantani e la nostra intervista esclusiva a Roberto Pregnolato, il massaggiatore del Pirata.
8. Altro tema affascinante: il mare in burrasca con il video notturno di una Cesenatico nella stretta del maltempo di qualche settimana fa.
9. In classifica non potevano non esserci le mascherine, tante odiate quanto discusse, ma ricercatissime anche griffate.
10. E in pieno lockdown – marzo 2020 – scoppia il “caso Iper”.
